Facebook: Berlusconi rispondi! Sono già 20.000 gli iscritti al gruppo

Il caso Berlusconi e Noemi Letizia fa ancora scalpore e, a differenza di come molti credono, non tutti hanno dimenticato questo strano fatto di cui tutt’ora non si ha una chiara e definitiva versione. L’incontro a Porta a Porta non è servito a calmare lo spirito degli italiani: tante dichiarazioni, tanti sillogismi incompiuti e domande alle quali non si è trovata risposta. Proprio per questo, la Repubblica ha raggruppato i quesiti più scottanti ed intelligenti e li ha direttamente rivolti al Premier con una chiara volontà di ottenere risposta. Risposta tanto attesa e che tutt’ora non è giunta. Data la situazione, un utente su Facebook a creato un gruppo chiamandolo: Berlusconi rispondi!. In meno di poco tempo 20.000 gli iscritti e tutt’ora il numero è in fase di crescita. La gente vuole una chiara e sintetica sentenza, non vaneggiare di parole.

Gli studenti di comunicazione usano Facebook per condannare Vespa

Tra i gruppi più folti di Facebook, c’è un neonato, messo a punto per segnalare una incresciosa dichiarazione di Bruno Vespa fatta a “Porta a Porta” nella puntata del 19 Gennaio 2009. Quello che da molti iscritti viene definita come una offesa che merita scuse ufficiali, è stato enunciato da Vespa con un affermazione espressa più o meno così: “Abbiamo bisogno di ingegneri, abbiamo bisogno di tecnici importanti. Una sola preghiera: non vi iscrivete a Scienze della Comunicazione, non fate questo tragico errore, che paghereste per il resto della vita!“
Questa pesante frase è stata messa alla gogna da studiosi, ricercatori, professionisti ed una miriade di studenti della facoltà. Il gruppo è visibile al presente indirizzo: http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/group.php?gid=118982870306 . Vespa dopo i blog attacca gli studenti e secondo Facebook stavolta non la farà franca.

Facebook chiude il gruppo fan della strage di Termonde

Il primo passo della legislazione e di Facebook verso gli scempi dei gruppi on-line ha avuto luogo oggi alle 10.00. Facebook ha chiuso il gruppo che osannava la strage dell’asilo di Termonde in Belgio (l’uccisione di tre bambini ed una maestra). Questo gruppo nato in concomitanza con la strage, ha generato molte proteste e soprattutto richieste di chiusura. Molte infatti sono state le segnalazione a Facebook per chiudere il gruppo, si parla di oltre 4.000 utenti che hanno intimato il social network di chiudere il gruppo che osannava il killer.