Sina Weibo e la censura per l’anniversario di Tienanmen

In Cina il 4 giugno è la data in occasione della quale viene celebrata la fine delle proteste degli studenti in Piazza Tienanmen (per chi non lo sapesse, infatti, il 4 giugno del 1989 un rivoltoso sconosciuto affrontò, completamente disarmato, un’intera colonna di carri armati nella storica piazza di Pechino) e quest’anno ricorre il ventitreesimo anniversario.

Nonostante sia trascorso oramai parecchio tempo da quell’avvenimento e nonostante Deng Xiaoping, il presidente responsabile dell’eccidio, sia morto nel 1997 e non controlla più il Paese dal 1992, in Cina la libertà di opinione non viene ancora riconosciuta come un diritto, o almeno non totalmente, ed a dimostrazione di ciò vi è il forte grado di censura che è stato applicato a Sina Weibo.

Weibo e la censura a punti

Weibo censura a punti

Proprio nel corso delle ultime ore Sina Corp. ha annunciato ufficialmente l’entrata in vigore di un nuovo codice di condotta che tutti gli utenti che si servono di Weibo, la celebre piattaforma di microblogging disponibile per gli utenti entro i confini della grande muraglia, dovranno prendere in seria considerazione.

Le nuove condizioni sono state imposte direttamente dal governo conseguenzialmente alla pubblicazione in rete di false notizie informazioni facenti riferimento alla messa in atto di un presunto colpo di stato politico.

Cina: nella lista nera c’è anche MSN

La Cina ha letteralmente bannato completamente 91 siti web ritenuti volgari e aggravanti contro l’etica e politica stessa del paese. Tra i mal capitati risulta anche MSN che deve necessariamente essere ripulito dalle, così chiamate, oscenità. C’era da immaginarselo, più volte la Cina ha minacciato molti di censura per i soliti motivi. I più colpiti sono soprattutto i blog, altamente controllati e tenuti d’occhio dal totalitarismo cinese perchè sono diventati i più numerosi divulgatori di notizie online. Come mai tutta questa asprezza?