Licenziata perchè usa Facebook in ufficio

Facebook in ufficio

Una ragazza di 30 anni, impiegata di alto livello in una azienda del padovano, è stata licenziata dopo essere stata “scoperta” dal suo datore di lavoro. La giovane passava ore ed ore su Facebook e spesso si tratteneva in ufficio ben oltre l’orario di lavoro, ed anche nei weekend, proprio per poter accedere liberamente al social network blu.

Facebook e il giornalismo d’inchiesta

inchiesta

Da quando è cominciata, l’avventura di Facebook è cambiata radicalmente: da trasposizione degli archivi studenteschi delle Università statunitensi, oggi è il social network numero uno nel mondo, che permette non solo di mantenere e nutrire i propri contatti, ma è utile anche per farne di nuovi, lavorare meglio se si è nel settore di comunicazione, marketing e giornalismo, essere più informati e connessi e migliorare così lo stato di salute della democrazia e della propria vita quotidiana.

Brandee Barker, il direttore della comunicazione di Facebook ha dichiarato: “Ognuno oggi è editore di se stesso: noi mettiamo in contatto le persone e se uno la prima volta si iscrive a Facebook per trovare amici, poi scopre anche l’informazione, i video, le foto, la discussione e l’interattività. Tutto questo crea valore, per noi e per tutta la rete”.

Il tempo stila la classifica della criminalità su Social Network

In periodi di discussioni sull’esplosione della malavita sui social network, Il Tempo, ha stilato la classifica del crimine su Facebook basando sul numero di utenti la propria stila.
“Il Capo dei Capi” rimane ormai Totò Riina che con il successo ottenuto grazie alla fiction di Mediaset è a quota 5.000 fans. Seguono con prepotenza e quasi a parimerito Osama Bin Laden ed il fuhrer Adolf Hitler sterminatori di popoli e civili. Ci sono in seguito le coppie criminali, dove spiccano per eccellenza la coppia Olindo Romano e Rosa Bazzi (strage di Erba) con Bonnie e Clyde (mitologici per chi ama i killer versione anni ’30). La loro popolarità cinematografica però è stata superata da Erika ed Omar di Novi Ligure (che uccisero la madre ed il fratello piccolo di Erika).