Con Waka Waka il retrogaming arriva su Facebook

Se siete cresciuti con il Nintendo o la Psx, e se ogni anno cambiate la scheda grafica del PC con una più potente, solo per godere al meglio degli zombie di Resident Evil o delle curve di Lara Croft, allora il fenomeno dei retrogames vi lascerà del tutto indifferenti. Ma sappiate che sono numerosi gli appassionati dei vecchi giochi da sala (retrogames, appunto), giochi dalla grafica scarna, ma che contano ancora parecchi fan, come per Super Mario. Perciò era solo questione di tempo prima che il fenomeno del retrogaming approdasse anche su Facebook.

Waka Waka è il nuovo gioco sviluppato dai tipi di Metrogames (gli stessi di Biotronic e Word Island), che farà felici gli amanti dei vecchi videogames. Infatti Waka Waka non è altro che il vecchio, indimenticabile Pac Man, ma con una grafica più gradevole e una colonna sonora nuova di zecca. Le regole del gioco sono le stesse del videogame degli anni ’80: bisogna muovere la sfera gialla nel labirinto mangiando i pallini e avendo cura invece di non farsi mangiare dai fantasmi.

Facebook: Vin Diesel impenna con Fast and Furious

In questi giorni il profilo pubblico di Vin Diesel sta riscontrando una certa notorietà su Facebook. Pensate che tra i tanti, è quello che questa settimana ha avuto un tasso di crescita molto alto. Il rilancio della famosa serie di film di gare automobilistiche illegali “Fast and Furious” ha qualcosa a che fare con tutto questo? Sicuramente si. Se ne parla d’appertutto, sulla radio, sulla televisione, su internet e sui social networks. Se l’atto ultimo di un attore è il non essere sulla bocca di tutti, Vin Diesel ha ancora molto da dimostrare essendo presente sul monitor di tutti, o quasi. Pensate che in poche settimane è riuscito a guadagnare 1,5 milioni di fan ed è tutt’ora in rapido aumento! Una vera e propria impennata.

La politica spopola anche nei social network

La politica è un fenomeno sempre stato al centro dell’attenzione, soprattutto da quando i mass media hanno permesso alla stessa di entrare. E se fino ad oggi si trattava di fenomeni divulgati sui giornali, per radio, in televisione, dall’avvento di Internet, anche su questa nuova piattaforma si è cominciato a vedere il fenomeno espandersi. A partire in effetti dai blog personali dei politici fino ad arrivare ai siti che permettono l’iscrizione al partito on-line. D’altronde come ogni fenomeno che si rispetti, questo cerca di entrare prepotentemente nella quotidianità della popolazione ed è arrivata ormai a pieno regime anche su Facebook. Questo fenomeno di entrata prepotente nel social network più famoso al mondo, era ormai inevitabile. Allo stesso tempo però, possiamo esaminare una varietà di sfaccettature che il fenomeno acquisisce in varie parti del mondo, a partire dagli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia.
L’italiano medio ha all’incirca nei suoi contatti, oltre 200 connazionali e per motivi di lavoro, oppure di amicizie condivise si trova ad avere nella propria lista amici una ventina di stranieri.

Restaurant City Playfish su Facebook: Trucchi, domande e risposte ai “Daily Food Quiz”

L’interno del mio ristorante Victorian Hut, con tanto di personale in divisa

Restaurant City è uno delle ultime applicazioni nate in casa Playfish, la software house che vanta alcuni tra i titoli di maggior successo nei giochi per Facebook e per altre piattaforme social, come Myspace, e per dispositivi come iPhone e iPod touch.

Che cos’è in sostanza Restaurant City? E’ un’applicazione in cui noi e i nostri amici potremo dilettarci nella gestione di un ristorante, dall’arredo interno ed esterno fino alla creazione dei menu per i nostri avventori. La grafica è gradevole (anche se non troppo curata nei dettagli, come in Pet Society) e il successo riscontrato dalle prime battute della versione beta – che nelle settimane scorse è andata spesso off-line per manutenzione – lascia ben sperare gli sviluppatori che questo possa essere un altro successo travolgente come avvenuto per i precedenti titoli Playfish, come GeoChallenge, WordChallenge, Who has the biggest brain?, Bowling Buddies, MiniGolf Party e, appunto, Pet Society.

Per giocare a Restaurant City basta collegarsi alla pagina dell’applicazione e cominciare a scegliere il look del proprio avatar/manager e dare il nome al proprio ristorante, in modo che possa apparire (rigorosamente in ordine di punteggio) nella via che ospita tutti i locali dei nostri contatti. Più soldi si hanno più si può dar sfoggio del proprio buon gusto trasformando delle stamberghe che vendono sandwiches in monumentali Taj Mahal che servono aragoste e caviale.

LivingSocial è l’applicazione più amata dagli utenti Facebook

Il successo di LivingSocial tra le applicazioni Facebook è stato tanto rapido quanto prevedibile, eppure nessuno si aspettava che potesse eguagliare e poi addirittura superare il numero di preferenze accordate ad un’altra famosa Facebook App come Causes. Ma secondo le statistiche ufficiali, LivingSocial ha sorpassato la concorrenza grazie ai 20.009.207 utenti attivi mensilmente contro i 19.930.177 di Causes, diventando così l’applicazione più utilizzata dagli iscritti al Network. E tutto questo in sole due settimane.

A cosa si deve tanto successo? Gran parte del merito va a “Pick Your 5“, un semplice giochino dove si chiede all’utente di esprimere 5 preferenze su un argomento a piacere. LivingSocial, infatti, è a sua volta un piccolo social network di cui fanno parte milioni di utenti che si scambiano opinioni su libri, film, dischi, e così via.

Nasce MySpace Lite per tornare in gioco

Il problema principale della perdita degli utenti di MySpace a favore di Facebook, secondo tanti esperti sta nella lentezza delle operazioni. Il nuovo concetto di MySpace, è quello di sposare la tradizione americane di creare prodotti definiti “lite” per le persone in sovrappeso. Nel caso del social network, invece, si cerca di rendere “leggere” le applicazioni web ed i software per chi fino ad oggi ha visto una versione di MySpace troppo pesante al punto da abbandonarla. Ebbene la nuova interfaccia si chiama MySpace Lite.
Già dall’inizio di questa settimana il social network della News Corporation (capitanato da Rupert Murdoch), ha lanciato in via sperimentale questa nuova interfaccia, spoglia e soprattutto priva di contenuti animati e multimediali, dando però tutte le possibilità di personalizzazione di una pagina Web. Ad oggi la versione beta non è stata ancora divulgata a tutti per effettuare dei test.

Facebook Developer Garage: un’occasione da non perdere

Oggi noi di Iochatto vogliamo segnalarvi un’interessante evento italiano che si svolgerà giovedì 23 aprile ai Chiostri di San Barnaba (Milano): Facebook Developer Garage. Un’occasione per essere informati in modo più specifico e colorato riguardo al funzionamento del social network, analizzare le diverse opportunità di viral web marketing che la piattaforma offre e conoscere di persona sviluppatori e collaboratori FB. L’evento è completamente gratuito e tutti sono invitati a partecipare.

Termina l’amore tra Facebook e The Pirate Bay

Ne avevamo parlato poco tempo fa, della possibilità da parte degli utenti di Facebook di pubblicare nel proprio profilo i link ai file .torrent provenienti dal noto sito The Pirate Bay. In effetti, dopo una serie di peripezie burocratiche e legali è arrivato lo stop da parte di Facebook. Peter Sundee e gli amministratori tutti di The Pirate Bay, non si erano mai preoccupati di una reazione negativa da parte di Facebook dopo aver aggiunto al proprio network l’opzione “Share on Facebook” sul proprio portale (senza chiedere però, precedentemente, l’autorizzazione a Facebook). In effetti, tutto sembrava andare per il meglio perchè dato il costante monitoraggio del social network e nessuna reazione iniziale da parte degli amministratori del sito, i ragazzi della baia dei pirati, avevano pensato di poter utilizzare senza problemi questa occasione offerta dalla popolarità del sito per incrementare i propri contatti. Ebbene non è stato così.

FriendFeed ora parla italiano

Friendfeed, l’aggregatore web che ti tiene informato su cosa fanno i tuoi contatti, adesso è finalmente disponibile anche in italiano. La novità non ci sorprende più di tanto. Già a dicembre erano state aggiunte a questo servizio, altre sei lingue, oltre all’inglese, e ora altre due si aggiungono alla lista: italiano e turco. Attualmente è possibile scegliere tra questi diversi linguaggi: italiano, turco, tedesco, francese, spagnolo, giapponese, russo, cinese semplificato e naturalmente, inglese. Basta selezionare nelle impostazioni dell’account la lingua desiderata.

Facebook aiuta il padrone di casa

Ancora una volta il noto Facebook, tra attacchi da parte dei parlamentari e blocco di funzionalità da parte di giudici e forze dell’ordine, torna a dare “simbolicamente” un aiuto involontario. Già in passato  è capitato di perdere il lavoro per commenti non tanto piacevoli lasciati on line nei confronti della propria azienda, o addirittura di perdere l’amore per “presunti” flirt virtuali. O ancora con altri network tipo Google Street, potrebbe essere accaduto di esser visti sul balcone di una casa non propria ad amoreggiare con qualcuno diverso dalla propria compagna (caso accaduto di recente a Napoli ndr) ed essere mollati di punto in bianco.

Keira Knightley: Facebook continua a non piacere ai divi di Hollywood

Dopo Zac Efron, ecco arrivare le dichiarazioni di un’altra diva di Hollywood: Keira Knightley. Secondo le sue dichiarazioni non si è mai iscritta a nessun social network e sicuramente le fanno ribrezzo cose come Facebook, Twitter e YouTube, dato che “de-umanizzano” gli utenti iscritti. Continua affermando che nei suoi piani, non esiste alcun progetto come quello della Demi Moore oppure di Britney Spears che hanno reso i loro blog celebri sulla “scusa” del contatto diretto con i fans on-line. Le parole che stravolge dall’intervista però, non riguarda solo i social network: “Odio internet. Trovo disumanizzante il fatto di controllare continuamente la posta o questi social network che stanno diventando così di moda. Io non sono una celebrità, non vado a casa o esco con gli amici dicendo ‘sono una celebrità’ e non chiedo di essere trattata come una regina. A mamma e papà non piacerebbe un comportamento del genere”.
Una nuova trovata pubblicitaria oppure un odio condivisibile con altre sue amiche star?

UE Vs Social network: I minori prima di tutto

Quando ormai si è superata la soglia dei 200.000.000 di iscritti ai social network, diventa sempre più semplice per pubblicitari, marketers e soprattutto ricercatori di follie capire le abitudini delle persone. Tanti sono stati anche i casi di perdita di lavoro, di affetti e l’ultimo che ricordiamo è quello della giornalista Olga Liuma che per aver pubblicato un link di un quotidiano diverso dal suo, è stata costretta a dare le dimissioni. Fatto sta che a Facebook & Company, non dispiace affatto essere al centro dell’attenzione per qualsiasi caso. Ebbene l’Unione Europea è venuta a capo della discussione a seguito dell’appello del Garante per la privacy Francesco Pizzetti che invitava gli utenti dei social network a rimuovere le proprie informazioni personali on-line. Ad oggi la Commissione Europea però ha dato l’ardua sentenza sulla morsa che da molto tempo sta stringendo intorno ai domini privati su Internet.

Facebook e l’aumento dei marchi “amici”

Sempre più commerciale il progetto di ricerca amici di Facebook, in effetti seppur continua la campagna di ricerca sulle “persone che potresti conoscere” del noto network, sono sempre di più le nuove tipologie di amicizia che si incontrano sul proprio cammino. Ci sono infatti delle nuove amicizie che non hanno vere e proprie dimensioni sociali, ma sembrano più dimensioni pubblicitarie adattate al mezzo: la creazione di profili di personaggi pubblici e marchi commerciali.

Pet Society aggiunge la possibilità di riciclare gli oggetti che non ci piacciono più

Pet Society ha introdotto una nuova funzione per il riciclaggio degli oggetti che non ci piacciono più. Con le nuove Recycling Box basta trascinare gli oggetti indesiderati sull’icona del cassonetto verde ed in cambio il nostro Pet accumulerà punti bonus in base al valore degli oggetti che abbiamo scartato. Una volta raggiunto il traguardo di 10000, 20000, o 30000 punti avremo in cambio oggetti rari che potremo tenere oppure rivendere.