Facebook: finalmente i termini d’uso diventano più chiari

Finalmente i diritti dei cittadini Facebook diventano più chiari. Basta ai numerosi articoli di costituzione sulla privacy, condivisione di foto e video, collegamenti, ecc. Ora tutto quanto sarà proposto in una unica pagina più facile da consultare e da comprendere. A varare questi cambiamenti è stato Chris Kelly, il Chief Privacy Officer del social network. Ora le nuove “leggi” si articoleranno su tre parametri fondamentali (commentati ed esposti su “The Facebook Blog”:

  • Controllo. Perchè quando le persone possono facilmente controllare l’accesso alle informazioni e contenuti da parte degli utenti, condividono di più e sono in grado di comunicare e connettersi meglio con le persone che incontrano nella propria vita;
  • La semplicità. Perchè quando gli strumenti sono semplici, le persone sono più propense a usare e capire.
  • Connessione. Perchè con strumenti efficaci, le persone possono riuscire a bilanciare il proprio desiderio di condividere e di essere condivisi, di cercare e di essere trovati da chi essi vogliano.

Punti molto banali ma che fino ad ora non erano ancora stati applicati ai termini d’uso. Molti degli utenti non conoscono a fondo tutti quanti i propri diritti ed obblighi e questo a causa del numero di pagine del “blocco” di licenza. Come accade per le applicazioni ei software, tutti hanno cliccato velocemente svariate volte avanti e accetta per registrarsi più in fretta.

Facebook: Chris Kelly va in California

Chi è Chris Kelly? Egli è un noto uomo immagine di Facebook che ha svolto il ruolo di Chief Privacy Officer per il social network. Ha aiutato la società nella continua lotta contro gli spammer, le truffe, e problematiche riguardanti la privacy. E’ stato un uomo chiave anche durante la questione della modifica dei termini di servizio per gli utenti, modifica che è finita al “social-voto” qualche giorno fa, ottenendo 650.000 voti. Grazie alla sua esperienza sul campo, dinamicità e fermezza contribuirà alla lotta contro la violazione della privacy e aiuto ai consumatori in California come Procuratore Generale.

Gran Bretagna e monitoraggio dei social network

Secondo il canale informativo nazionale della BBC, il Governo della Gran Bretagna sta vagliando il lancio di una proposta che darebbe il potere ai membri dello stesso di monitorare tutti i social network sul territorio, oltre che alle e-mail, alle chiamate telefoniche ed alla navigazione Internet fatta dai cittadini inglesi.
Agli attacchi della cittadinanza, il Ministero degli Interni britannico, si è difeso affermando che la raccolta di queste informazioni, recuperate solo ed esclusivamente per combattere la criminalità ed il terrorismo, sarà isolata solo all’elenco dei contatti e non alle conversazioni personali dei singoli utenti, riuscendo così a non cadere nell’illegalità invadendo la privacy degli individui.

Australia pioniera: Notifiche giudiziarie via Social Network

Anche le notifiche giudiziarie ufficiali possono essere trasmesse attraverso Facebook. E’ stato il tribunale di Canberra (Australia) che ha deciso il caso di una coppia di debitori irreperibili attraverso vie tradizionali a dare l’OK per la notifica on-line. “Nell’impossibilità di notificare fisicamente i provvedimenti a loro carico, il giudice ha considerato lecita anche la possibilità di raggiungerli tramite Facebook.”
Tutto ciò, dopo che l’avvocato McCormack ha per mesi cercato la coppia per merito di una società di recupero crediti che voleva notificare un’ingiunzione di pagamento per una rata mutuo non pagata. Secondo la legislazione, questo reato prevede che la legge passi al pignoramento dei beni. McCormack che aveva utilizzato tutti gli elementi a sua disposizione su Facebook per rintracciare la coppia, ha persuaso la Corte Suprema del Territorio nel far valere il social network come fonte di recupero della coppia. Un utilizzo alquanto particolare per i social network. La comunicazione è avvenuta a mezzo e-mail privata della donna e quindi tutelando la privacy del soggetto.
Chris Kelly, responsabile della privacy per Facebook si è dichiarato contento di essere stati utili alla legge.