IMVU, la chat 3D della new generation

imvu
Confermando tutte le aspettative dell’anno, durante le feste, chat e social network hanno fatto boom di accessi e di presenze. A distanza di dieci anni dalla nascita sproporzionata di tanti gruppi di persone che si univano per “chattare”, ad oggi con il social network sembrava che il tutto si fosse trasformato in una grande chat comune.

Ma oltre agli amanti della chat testuale e del social network, ci sono un’altra serie di utenti che amano la grafica e soprattutto la virtual life in 3D. Sono gli utenti della “seconda vita” nati con uno dei primi ambienti virtuali che è Second Life.

Red Light Center, un mondo virtuale a luci rosse

red light center

Noi di IoChatto vi avevamo avvisato: le ultime tendenze dei social network sembrano essere sempre di più a luci rosse. Dopo il social porno di Zocku, ecco venir fuori un vero e proprio mondo virtuale per fare sesso in 3D. Si tratta di Red Light Center, una specie di Second Life erotico sviluppato dalla società di siti per adulti Utherverse.

Red Light Center è un mondo virtuale ambientato nel famoso Red Light District di Amsterdam dove si può giocare, fare nuove amicizie, farsi due risate, oppure passare a qualcosa di più sostanzioso come il sesso virtuale o cybersex. L’installazione e il funzionamento del software è simile a quello di Second Life, ma la registrazione è vietata a chi ha meno di 18 anni.

Gli utenti si dividono in “basic” (cioè free) e “Vip” (a pagamento). Gli utenti basic possono usufruire della chat 3D, visitare diversi ambienti e incontrare persone nuove. Gli utenti Vip invece, hanno la possibilità di acquistare capi d’abbigliamento più alla moda per il loro avatar, dispongono di una chat privata e hanno accesso a stanze più esclusive, come la sala interna del Night Candy, la discoteca dove è possibile dimenarsi con la lap dance e fare sesso virtuale.

Un mese da Vip costa 15 euro, e nel video che trovate subito dopo il “salto”, c’è un assaggio di ballo al Night Candy.  Unica pecca di questo e di tutti i mondi virtuali  per adulti, è che si può guardare, ma non toccare.

Kamu World, un mondo virtuale dentro Facebook

kamu world

Un nuovo mondo virtuale si aggiunge alla piattaforma di Facebook: Kamu World è un posto popolato da piccole creature dalla testa squadrata simile a una cassa di legno, con occhi grandi e teneri che ricordano gli animaletti di Pet Society.

Il giocatore controlla la sua creatura (il Kamu) e si muove in un ambiente colorato e divertente, interagendo con gli altri grazie a una chat 3D che ricorda altri famosi virtual world come IMVU e Second Life. Il giocatore ha a disposizione diverse stanze da visitare, che corrispondono a località diverse sparse in tutto il mondo. Si può andare in Brasile a vedere una partita allo stadio, o visitare una galleria d’arte a Londra.

Weblin: l’instant messaging in 3D

Weblin è un client di instant messaging con avatar 3D che rende visibili gli utenti come una forma (anche umanoide) tridimensionale. La prima cosa che viene in mente, quando parliamo di chat e instant messaging, sono le emoticons ed i disegni animati.

Grazie a Weblin, viene proposto un nuovo modo di gestire la propria identità virtuale ed arricchire le proprie forme di comunicazione: utilizzando gli avatar di Weblin, interamente creati dalla società di Amburgo, Zweitgeist e attivabili dal sito Weblin (www.weblin.com).

Mondi virtuali ed economia reale: Entropia Universe

Vi siete mai chiesti cosa differenzia l’universo virtuale di Second Life dai tanti giochi di ruolo che si possono trovare oggi in rete? La risposta è semplice: Second Life è un mondo virtuale dotato però di un’economia reale. In poche parole, con Second Life possiamo spostare denaro vero fuori e dentro il sistema. Possiamo acquistare e vendere abiti fatti di pixel, e altri generi di prima necessità come case e mobili. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se sull’onda del successo di SL, si sono creati rapidamente altri metaversi, con un’economia simile a quella targata Linden Lab.

E’ il caso di Entropia Universe, un MMORPG che però è dotato di un sistema finanziario sulla falsa riga di Second Life, che permette all’utente di trasferire denaro facilmente dentro e fuori Entropia. C’è bisogno solo di una carta di credito. Naturalmente, trattandosi di un MMORPG le attività principali di Entropia saranno comunque quelle di sviluppare punti abilità, e di costruire armature e armi migliori per combattere i mostri. Ma sarà anche possibile avviare un’attività artigianale o mineraria, e mettere in vendita il prodotto finale tramite “marketplace” alla maniera dei social network come Facebook. Strutturato come un universo formato da differenti pianeti, Entropia è un mondo fantastico (e fantascientifico) ma con una solida economia di mercato.

WolfQuest, l’alternativa a Second Life che ti fa vivere come un lupo

Se i metaversi sul genere di Second Life vi hanno stancato, se la vostra First Life vi annoia a tal punto da non sentire l’esigenza di crearvi anche “un doppio”, oppure se più semplicemente siete stufi di pagare soldi veri per esplorare mondi virtuali, allora WolfQuest è l’alternativa gratuita che fa per voi. Anche WolfQuest, proprio come la realtà virtuale di Second Life, è un simulatore di vita, solo che stavolta si tratta della vita di un lupo, che si evolve da cucciolo fino all’età adulta.

WolfQuest si presenta come un’interessante contaminazione fra metaverso, community, e gioco di ruolo. La grafica è molto accurata, e la simulazione, anzi l’immersione nella natura selvaggia sono tra le caratteristiche prevalenti di questo progetto, che non a caso è stato concepito come progetto educativo, con la collaborazione del Parco Naturale del Minnesota. Questa partnership è alla base del realismo dei paesaggi, e dell’azione, che ha come scopo ultimo la sopravvivenza, la conservazione della specie e la difesa del territorio. Tramite la community e il forum, il nostro avatar a quattro zampe potrà interagire con gli altri giocatori, formare un branco per andare a caccia, e anche trovare l’anima gemella con cui sfornare una bella cucciolata di lupacchiotti virtuali.