E-Mail ancora davanti al social network

 

Uno studio condotto negli Stati Uniti d’America dalla società eMarketer, ha dimostrato che la posta elettronica, continua a resistere in popolarità seppur a confronto con il sempre crescente utilizzo dei social network.
Gli analisti della società di ricerca, hanno pubblicato le informazioni a riguardo ed è venuto fuori che secondo un sondaggio di Windows Live, effettuato su un campione di utenti, ben 7 Cyber Internauti su 10 hanno risposto che il proprio mezzo preferito per comunicare con familiari, amici, colleghi rimane sempre l’e-mail.

KidBlog: blog per ragazzi

 

Stiamo assistendo allo sviluppo di un nuovo canale di blog dedicato al mondo dei giovani. A lanciare l’idea sono gli insegnanti che vogliono avviare i giovani scrittori in erba verso la carriera. La piattaforma di cui parliamo oggi si chiama KidBlog, ed è una piattaforma di blogger attualmente disponibile solo in inglese.
La sua costruzione nasce principalmente per essere dedicata agli insegnanti, che riuscirebbero tramite questo sito/strumento a far avvicinare i giovani allievi all’esperienza del blog. Questo proprio perchè l’informatica risulta essere sempre più presente nel mondo scolastico e queste nuove piattaforme vanno insegnate già da giovani.
Ma com’è fatto KidBlog? Sicuramente è un sito simpatico che è definibile come una community su una dimensione classe scolastica oppure (nei casi più ambizioni) istituto scolastico. Ovviamente è integrato un “mini social network” per la pubblicazione di contenuti.

Pet Society: nuovi oggetti dal Giappone

Questa settimana abbiamo tantissimi nuovi oggetti su Pet Society, tutti bellissimi e tutti che richiamano il Giappone. Cominciamo dalle porte e dai parati.

Nel negozio DIY trovate Japanese Traditional Wallpaper (800 coins) e la Zen Garden Door (2500/3000 coins). Quest’ultima è una valida alternativa alla veduta del monte Fuji che si può ottenere solo pagando con i soldi veri. Naturalmente per il pavimento c’è il Tatami Floor.

In Clothes abbiamo due tipi diversi di kimono, uno verde e l’altro rosa, ma solo il kimono rosa ha i tradizionali sandali giapponesi coordinati. In alternativa c’è anche l’uniforme da scolaretta giapponese, da indossare magari con la parrucca rosa Anime Wig da 1200 coins.

Atebits acquistato da Twitter

 

Si chiama marketing strategico, quello annunciato ieri da Twitter riguardo l’acquisizione di Atebits. Il microblogging ha puntato sull’acquisto di questo gruppo, produttore di Tweetie, per accaparrarsi sempre più il mercato degli smartphone. Tweetie, infatti è una applicazione per iPhone che permette l’accesso e l’utilizzo di Twitter dal mela fonino.
I dati ufficiali di vendita non sono stati comunicati, ma sicuramente alcuni dettagli sull’operazione stessa sono già noti. In primis si sa per certo che l’applicazione cambierà il suo nome di battesimo da Tweetie a Twitter for iPhone ed il suo costo di 2,99 dollari verrà automaticamente portato a zero, offrendolo quindi come risorsa gratutita per gli iscritti.

La nonna? Va su YouTube a fare marketing

 

L’idea nasce dalle comunità dei bio viticoltori e si chiama marketing culturale. L’idea è quella di mettere la nonna sul web per vendere il vino. Per allargare i propri orizzonti di vendita verso i giovani, un target ancora lontano dal vino, i viticoltori hanno deciso di puntare su internet, un mercato che forse non era stato ancora preso in considerazione.

I pionieri sono stati i viticoltori della toscano che hanno pubblicato sul social network di video sharing YouTube, una nonna ultra ottantenne contadina nativa di Fucecchio che con il suo dialetto da consigli di bio cultura.

Farmville, ecco i cani

Finalmente su Farmville sono arrivati i cani, anzi i puppies, da adottare, coccolare, e nutrire. Per adesso sono disponibili tre razze in tre colori diversi per razza: Golden Retriever, Sheep Dog (i cani da pastore) e Border Collie. Si possono comprare tutti con i Farmville Cash (cioè soldi veri) ad eccezione del Border Collie di colore rosso, che però costa ben 300.000 coins!

Quando avete comprato il cane potete dargli un nome e scegliere se lo volete maschio o femmina. Poi però dovrete accudirlo bene e dargli da mangiare. Ecco come fare.

MySpace vuole “intrattenere” gli utenti

 

La parola chiave del prossimo futuro del social network MySpace è Entertainment. Tutti conoscono chi più, chi meno, la storia di questo sito, padre delle reti sociali che ha tenuto il palmares fino a che quel “dritto” di Mark Zuckerberg non ha tirato fuori l’algoritmo di Facebook. Fatto sta, che molte delle pagine del social network ideato nel 2003 da Tom Anderson e Chris DeWolfe, sembrano essere oggi quasi dimenticate dalla comunità web e dagli autori stessi che hanno fatto un trasloco sul più attuale Facebook.
Qualcuno sta pensando però di cambiare senso di rotta e provare a lanciarsi in una nuova tipologia di network sfruttando le basi social della piattaforma. In primis si otterrebbe una drastica riduzione dei licenziamenti che ultimamente la stanno facendo da padrona nella branchia della News Corp e di conseguenza, si interverrà sulla nuova tipologia di piattaforma.

AOL: scelta critica per BeBo

 

Ancora non si conoscono le sorti definitive del social network BeBo. L’azienda che attualmente lo detiene, AOL, ha dichiarato ufficialmente di stare valutando una eventuale vendita o addirittura chiusura del social network acquistato due anni fa. Ricordiamo che nel periodo dell’acquisto, la AOL, faceva parte della Time Warner e che comprò il social network per 850 milioni di dollari.
Questo acquisto fu fatto sulle basi dell’enorme crescita esponenziale avuta dai social network, ma purtroppo, BeBo non è riuscito come Facebook o Twitter a realizzare una base di utenza così forte per potersi mantenere.

Viadeo entra nel mondo delle applicazioni

 

Sulla scia dei social network per utenza giovanile, anche il social network dedicato al Business, Viadeo, di aggiorna e permette ai suoi 26 milioni di utenti di poter utilizzare ben cinque nuove applicazioni Open Social sul proprio social network. Grazie a questa nuova introduzione, si avrà la possibilità di gestire il proprio account in maniera molto semplice ed immediata, oltre ad avere a disposizione una nuova serie di strumenti di pubblicazione.
Nell’apertura di questo nuovo canale, si vede la voglia del team di Viadeo di entrare di prepotenza nel canale medio tra il più diffuso business social network come LinkedIn ed il più diffuso per le community Facebook.

Google Buzz vuole fare il salto di qualità…imitando gli altri

 

La nuova piattaforma di social networking Google Buzz, che è stata lanciata qualche mese fa dal colosso del search engine, sta cercando la sua consacrazione definitiva per permettere di uscire allo scoperto da quest’ombra creata dai Big del social networking. E come ha deciso di farlo? Ovviamente modificando determinati strumenti di gestione come quelli di scelta e di operatività della libertà di utenza.

A partire dai consigli (e dalle critiche) inviati dagli utenti stessi sul sito, il colosso di Mountain View, ha deciso di aumentare lo sviluppo di funzioni quali: la richiesta delle amicizie, la bacheca con frequenza di aggiornamento maggiorata, le impostazioni della privacy et similia.

Fashion Stake: la moda viaggia sui social network

 

In una società sempre più spinta verso l’immagine, a farla da padrona in un determinato segmento della società, sono anche le case produttrici di “moda e mode“. Le fashion victim aumentano quotidianamente e quindi i produttori ne approfittano sempre di più, utilizzando anche un mezzo di massa quale sono i social network.
Oggi parliamo di un aggregatore di notizie di moda che vive di una interfaccia social. Il nome del progetto è Fashion Stake ed è stato definito dalla stampa di settore come il Facebook dell’alta moda.
Ovviamente a differenza di ciò che accade nel social network in blu, oppure su Twitter o MySpace, gli iscritti oltre a poter stringere amicizie virtuali con gli altri “patiti” per la moda, avranno anche la possibilità di contattare in qualche modo gli stilisti di moda e visualizzare e commentare le collezioni on line. A breve, sarà anche possibile effettuare transazioni economiche con l’acquisto del capo di abbigliamento direttamente dalla pagina dello stilista, oppure lasciare delle note e dei commenti sui capi per permetterne un miglioramento nella collezione futura.

Facebook ricorda la Roma dei bei tempi

 

Nulla a che vedere con il calcio, ma il cuore dei romani torna su Facebook in una operazione che da molti giornalisti è stata definita come “Operazione nostalgia di Roma”. Su Facebook, infatti, è stato pubblicato un album fotografico molto particolare, che ritrae tanti piccoli scorci della capitale Italiana com’era una volta, senza tanto smog e tante tecnologie.
Le foto pubblicate trasferite in digitale tramite scanner, mostrano tutte delle foto istantanee ingiallite, delle immagini che ricordano la storia, e che sono state rinchiuse chissà per quanti anni in delle soffitte piene di polvere, fino a quando i proprietari delle stesse hanno avuto la “geniale” idea di pubblicarle e renderle note al mondo del Web.

L’alcolismo cresce con i social network

 

Secondo uno studio pubblicato sull’Annale di Medicina “Annals of Internal Medicine” curato dai ricercatori medici della Harvard Medical School di Boston guidati dal dottor J. Niels Rosenquist, negli Stati Uniti d’America come nel resto del mondo, i social network sarebbero legati al consumo dell’alcol. Quindi a partire da Facebook, Twitter, MySpace, YouTube e lo stesso Messenger, farebbe si che questa frequenza seppur virtuale di ambienti di comunicazione faccia aumentare la tendenza all’abuso di alcolici ingenerale come birra, liquore e vino.
Questa ricerca è stata condotta su oltre 12.000 soggetti, ed ha tenuto i tester sotto esame per ben 32 mesi. Il risultato è che esiste un forte legame tra le amicizie fatte sui social network ed il forte consumo di alcolici. Il frequentare un bevitore porta ad un aumento della tendenza al bere che supera il 50%. D’altro canto stesso discorso vale per chi invece frequenta degli astemi on line.

Tutti i livelli di Hotel City

Gli sviluppatori della Playfish hanno lanciato da poche settimane un nuovo gioco, che lentamente sta acquistando estimatori. Si tratta di Hotel City che, come suggerisce il nome, si svolge in un Hotel. Il meccanismo del gioco è simile a quello di Restaurant City, e fin qui nulla di strano, poiché anche quest’ultimo è stato ideato e progettato dalla Playfish.

Con Hotel City possiamo gestire il nostro albergo, decorarlo e ingrandirlo aggiungendo nuove stanze. Come punto di partenza, indieme alle camere dei clienti, troveremo la palestra e la stanza delle pulizie, ma più saliremo di livello, più aumenteranno le stanze da sbloccare (ristorante, sala cinema ecc.)

Per giocare a Hotel City cliccate qui. E per cominciare, eccovi tutto l’elenco dei punti da acquisire per salire di livello, subito dopo il “salto”.