Sentenza Mediaset e Berlusconi, le reazioni sui social network

Sentenza Berlusconi, le reazioni sui social network

L’attenzione che il grande popolo degli internauti ha dedicato, nel corso delle ultime ore, a Sivlio Berlusconi ed alla sentenza Mediaset è stata decisamente tanta così come hanno dimostrato le varie reazioni sui social network, specie su Twitter e su Facebook. Infatti, la sentenza della cassazione sul processo Mediaset che ha condannato definitivamente Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione è stata e continua da essere tutt’ora oggetto di numerose conversazioni in rete.

In tal senso la recentissima indagine realizzata da Blogmeter può risultare sicuramente molto interessante. Attenendosi infatti all’analisi su Twitter il picco più alto di tweet è stato toccato al momento della lettura della sentenza per un totale di ben 1.183 tweet al minuto. I tweet totali nella giornata della sentenza sono stati invece 140 mila provenienti da 50 mila account.

Poitici italiani su Facebook e Twitter, la classifica di maggio

Continua la nostra classifica semi-seria del gradimento dei politici italiani sui principali social network, cioè Facebook e Twitter. Diciamo subito che la top 5 di maggio non presenta nessuna variazione delle prime posizioni, almeno per il momento. Ma è impossibile non notare il forte recupero di Silvio Berlusconi su Facebook (+18.983 like solo negli ultimi 30 giorni) che di questo passo rischia di soffiare la prima posizione a Nichi Vendola, ancora una volta leader della classifica, nonostante il presidente della regione Puglia abbia collezionato nello stesso periodo solo 816 like.

E su Twitter come vanno le cose? Scopritelo con la nostra classifica.

Il ritorno di Silvio Berlusconi è sui social

 

Con l’entrata del Governo Monti sentiamo parlare di lui sempre meno. I tg nazionali ci ricordano qualche volta delle sue dichiarazioni, ma la pressione mediatica su Silvio Berlusconi, l’ex Presidente del Consiglio italiano, è decisamente calata. È per questo che è degli ultimi giorni una notizia che lo vede protagonista. Stavolta il Cavaliere si rivolge al mondo del Web cercando di coinvolgerlo e proponendosi di usare nuovi strumenti di comunicazione per poter arrivare dritto ai giovani.

Silvio Berlusconi si dimette? Su Twitter gli utenti esultano

Silvio Berlusconi

Si dimette o non si dimette? E’ questa la domanda che impazza nella blogosfera, su Facebook e Twitter in particolare. Sul sito di microblogging in particolare due tag sono diventati argomenti popolari in pochissimo tempo: #laresadeiconti e #308.

Due hashtag che stanno generando migliaia di commenti in queste ore, il popolo di Twitter è attivissimo e non vede l’ora di sapere come si concluderà questa vicenda politica.

Colpa dei media, l’hashtag che spopola su Twitter

Colpa dei media

E’ il tormentone del momento, nella vita reale e anche su Twitter, dove l’hashtag #colpadeimedia sta letteralmente spopolando. Si tratta dell’hashtag più usato in queste ultime ore, in pochissimo tempo il tag ha catalogato migliaia di messaggi e nuovi tweet arrivano in continuazione.

Hai finito il caffè? E’ colpa dei media. I R.E.M. si sono sciolti? Colpa dei media, ovviamente. Ti sei addormentato guardando la prima puntata di Porta A Porta? In effetti è colpa dei media. La batteria dell’iPhone si scarica sempre sul più bello? Colpa dei media, naturalmente.

La politica sempre più social

Cambia il modo di fare public relation, cambiano i metodi di interagire con i propri fans e cambia anche il modo di fare politica, con l’adeguamento all’utilizzo del social networking. Uno degli argomenti che sta facendo discutere il mondo degli internauti e nello specifico quello di Facebook, è l’inversione di rotta del comportamento della virtual life di Silvio Berlusconi.
Sembra proprio che il leader del PDL, a partire dallo scorso giovedì, abbia deciso di intraprendere una nuova strada rivoluzionaria per quanto riguarda la presenza politica sul social network.

Facebook, gli italiani chiedono scusa a Obama

Barack ObamaNelle scorse ore tantissimi nostri connazionali hanno invaso di messaggi la bacheca Facebook di Barack Obama, scusandosi per il comportamento di Silvio Berlusconi. Secondo quanto raccontano le cronache, giovedì, durante il G8 a Deauville, Silvio ha fermato Obama ed ha spiegato al presidente degli Stati Uniti che in Italia esiste una sorta di dittatura da parte dei PM di sinistra.

Gli italiani non l’hanno presa benissimo ed hanno ritenuto doverso scusarsi con Barack Obama su Facebook, nel momento in cui scrivo ci sono centinaia di commenti che recitano “I’m sorry Mr President, I’m Italian. Mr Berlusconi is not speaking in my name” e molti altri con questo tono.

Berlusconi è l’unico leader del G8 senza profilo Twitter

Nessuno obbliga i leader del G8 ad aprirsi un profilo Twitter, tuttavia è significativo tutti loro lo abbiano fatto, ad eccezione del nostro premier Silvio Berlusconi, che conta numerosi fake accounts, ma nessuno ufficiale. Tuttavia bisogna dire che le altre personalità non mostrano certo una forte presenza sul social network.

Matthias Lufkens, il direttore associato per i media al World Economic Forum di Davos, ha seguito per anni lo sviluppo della discussione politica su Twitter, e la sua conclusione è che i capi di stato utilizzano Twitter in modo occasionale, spesso per dare notizie inconsistenti.

Twitter mette in imbarazzo Berlusconi al vertice UE

La Twittersfera è stata protagonista di un incredibile episodio durante il vertice UE della scorsa settimana. All’interno della sede di Bruxelles era stato installato un Tweet-wall, cioè un maxi schermo gigante che mostrava in tempo reale tutti i tweets contenenti l’hashtag #EUCO. Ma il tentativo di collegare social networks ed eventi ufficiali è stato, in un certo senso, sabotato dagli utenti. Nel corso del primo giorno del summit, una marea di critiche rivolte al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha messo in imbarazzo i presenti e gli stessi organizzatori del Tweet-wall, lasciato volutamente senza filtri o moderatori.

Alcuni tweet chiamavano Berlusconi “un mafioso“, altri rimarcavano il fatto che il cavaliere era solito pagare “per il sesso e per i voti“.

Twitter, falso profilo di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi Twitter

Nelle scorse ore è stato aperto su Twitter un profilo di Palazzo Chigi, gestito da Silvio Berlusconi in persona. State tranquilli però, perchè si tratta di un profilo fake, come segnalato da Wired Italia. Il profilo può contare già su più di 200 seguaci.

Molti tweet sono rivolti a Pierluigi Bersani (che invece è davvero presente su Twitter con un suo profilo), segno evidente che si tratta di un falso profilo gestito da un simpaticone in vena di scherzi.

Facebook e giornalismo: il tg1 assolve Mills

tg1

Nasce l’ennesima mobilitazione dei cittadini su Facebook, riguardo la professionalità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini. Tutto è nato da una puntata del TG1 in cui il conduttore Paolo Di Giannantonio ha annunciato l’assoluzione dell’avvocato Mills, la cui condanna è stata invece annullata perché il reato è caduto in prescrizione.

L’edizione delle 13,30 del 26 febbraio, infatti, il principale telegiornale Rai definisce per ben due volte “assoluzione” l’avvenuta prescrizione del reato di corruzione di cui si è reso colpevole l’avvocato inglese del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Facebook con e contro Berlusconi

Aggressione Berlusconi

 

 

Dopo l’aggressione subita dal Premier di ieri sera, Internet è diventato un covo di difensori e nemici del Cavalier Silvio Berlusconi. Non è passata nemmeno mezz’ora dal momento in cui il Presidente del Consiglio è stato colpito al volto, che già tutti i blogger e gli utenti dei social network avevano proposto la propria visione dei fatti on line. Non parliamone poi dei gruppi fans nati non appena si è venuti a conoscenza del nome dell’aggressore: Massimo Tartaglia.

 
Tra i gruppi a favore, impazzano su Facebook “Massimo Tartaglia come personaggio dell’anno”, o ancora “Lo Stato da parte di Tartaglia” e per finire “Siamo tutti Massimo Tartaglia”. Queste pagine con migliaia di iscrizioni in pochissime ore dalla nascita, hanno visto il 42enne incolpato dell’aggressione a Silvio ed affetto di patologie psichiatriche, diventare un eroe agli occhi di chi non ha tanta simpatia di Berlusconi.

Berlusconi è il più amato di Facebook

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Berlusconi è ancora in testa nella top ten dei politici italiani più amati di Facebook. Secondo Clandestinoweb, che ogni mese realizza la Facebook Politics, una classifica dei politici più popolari del social network, i fan di Silvio Berlusconi non sono calati durante l’estate. Anzi, a dispetto delle polemiche che hanno investito il premier negli ultimi mesi, il suo fan club ha guadagnato 3,688 iscritti nel mese di agosto, piazzandosi al primo posto con 150.159 fan.

In seconda posizione, troviamo invece il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. L’economista, balzato alle cronache per aver accusato i dipendenti scansafatiche negli enti statali di essere dei “fannulloni in divisa“, detiene la seconda posizione con ben 57.007 fan, seguito dal leader della Lega Umberto Bossi con 56.845 fan.