I social network aiutano sul lavoro, parola di Google

Social Network imprese

Stando a quella che la più recente rivelazione data da Millward Brown, una società specializzata in ricerche di mercato, e commissionata da Google, il gran colosso delle ricerche in rete, le risorse di social networking, al contrario di ciò che si potrebbe comunemente pensare, renderebbero più produttivi coloro che se ne servono durante l’orario lavorativo.

Tale conclusione, che a primo acchitto potrebbe risultare decisamente antitetica rispetto a quanto ritenuto sino a questo momento, risulta basata su un’indagine condotta in ben sette paesi europei tra i quali, oltre a Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Olanda e Svizzera, figura anche l’Italia.

Ti diamo un lavoro in cambio della tua password di Facebook, succede anche questo

Immaginate di fare un colloquio di lavoro. Siete tranquilli e rilassati mentre rispondete alle domande di rito, quando l’esaminatore, ad un tratto, vi chiede di fornirgli la password del vostro account Facebook. Sulle prime pensate ad uno scherzo, ma il tipo insiste e vi avverte che, se vi rifiutate di fornirgli la password, il colloquio può pure finire qui. E voi, che avete proprio bisogno di quel lavoro, seppur a malincuore cedete alla sua richiesta.

Questa scena che descrive una palese violazione della privacy, purtroppo sta diventando una prassi in molte aziende americane che non si accontentano più di chiedere il nome utente Facebook di un possibile candidato (magari per controllare che non abbia parlato male dell’azienda proprio su FB), bensì pretendono anche la password, in modo tale da controllare completamente la social life di chi lavora per loro.

Trovare lavoro con Facebook, LinkedIn e Twitter

Trovare lavoro sui social network potrebbe essere la nuova frontiera per i disoccupati in cerca di una professione. Secondo una recente ricerca svolta negli Stati Uniti da Jobvite, piattaforma locale che fornisce servizi adibiti alle assunzioni online, circa 22 milioni di utenti hanno cercato lavoro su Facebook, LinkedIn e Twitter e il 15% di loro, circa 1 su 6, ha confermato di essere riuscito a trovarlo in questa maniera.

I dati del sondaggio parlano chiaro: in tempi difficili, la rete può diventare l’ancora di salvataggio per chi è in cerca di lavoro. Dall’indagine emerge infatti che l’86% delle persone alla ricerca di un impiego è iscritto su almeno una piattaforma sociale, e circa il 54% spera e cerca di trovarlo proprio su canali come Facebook, LinkedIn e Twitter.

18,4 milioni di americani affermano di essere riusciti a trovare lavoro grazie a Facebook. Lo stesso affermano oltre 10 milioni riguardo LinkedIn, mentre 8 milioni giurano di essere stati assunti grazie ad una ricerca svolta su Twitter.

La statistica è inoltre approfondita. Il 41% di chi ha cercato lavoro su Facebook si è dimostrato particolarmente sociale, dato che possedeva oltre 150 contatti in un determinato social network. Le aziende tuttavia continuano a preferire LinkedIn per questo tipo di assunzioni. Non è un caso che i nuovi impiegati siano arrivati maggiormente proprio dal portale dedicato al lavoro, con il 78% dei casi. Poi, Facebook con il 55% e infine Twitter con il 45%.

Ora, difficile che in Italia valga lo stesso discorso per gli Stati Uniti, ma sottovalutare l’importanza dei social media anche per questo frangente sarebbe un delitto. Quindi, se si è in cerca di lavoro si provi a considerare Facebook e Twitter non solo come due strumenti di svago nel tempo libero, ma anche per ottenere una nuova occupazione, migliorando la propria rete di contatti che comprenda dunque anche aziende che ha da poco stabilito altre assunzioni. Chissà se il prossimo vostro lavoro non si nasconda proprio lì, all’angolo tra un profilo e l’altro di Facebook.

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Identified: trovare lavoro on line

 

 

Il lavoro è uno dei principali interessi dei giovani che navigano on line negli ultimi periodi. Proprio per questo motivo, anche il social networking si adegua e cerca di mettersi in linea con le esigenze che il mercato cerca.
Tra i principali network dedicati al mondo del lavoro, sicuramente ci sono realtà come LinkedIn e Xing, ma più nello specifico, questi network sono interessanti per coloro che hanno già una carriera alle spalle e sono interessati a portarla in pubblico per una eventuale crescita. Una condivisione, quindi, del percorso lavorativo per lo sviluppo della propria carriera.

Social creativity contro la crisi

 

 

Cos’è la social creativity? Non tutti lo sanno, però stiamo parlando di un valido e nuovo strumento di business che va incontro a quello che è la necessità crescente di evadere da un mondo in piena recessione economica con l’affronto dei vecchi dogmi dell’economia per superare il periodo.
La voglia di mettersi in gioco è tanta e visto che i social network vengono utilizzati quotidianamente da tantissimi giovani di cui molti sono pure appassionati di social networking per divertimento. Il vantaggio per questi ultimi è che i social network sono principalmente legati al mondo della social creativity.

LinkedIn offrirà servizi alle agenzie di lavoro

LinkedIn

LinkedIn si espande sempre di più, ed oltre ai servizi per i privati il socia lnetwork vuole offrire una solida piattaforma anche alle agenzie di lavoro. La società ha già pianificato il lancio di un nuovo servizio per la aziende, denominato Talent Pipeline.

Si tratta in poche parole di un enorme database dove le aziende possono inserire le loro richieste e consultare i curriculum degli iscritti a LinkedIn. Il servizio Talent Pipeline dovrebbe essere lanciato nel corso del 2012.

Facebook apre la sezione Social Jobs per chi cerca un lavoro

Facebook Social Jobs

Facebook ha stretto un accordo con il Dipartimento del Lavoro e con altre agenzie americane per dare via ad un progetto di ricerca lavoro. Il social network di Mark Zuckerberg vuole fare concorrenza a LinkedIn e Monster?

Non proprio, visto che questo progetto, chiamato Social Jobs, ha come obiettivo quello di combattere la disoccupazione tramite i social network, anche se  al momento non sappiamo bene in che modo.

Social network avvicinano scuola e lavoro

Parliamo oggi di un progetto molto interessante che lega il mondo della scuola al mondo delle aziende, il tutto passando per il social networking. Ultimamente, sono tantissime le grandi aziende europee ed americane che mettono su dei progetti legati al mondo della scuola e che permettono attraverso lo sviluppo di contenuti, a studenti meritevoli e volenterosi di entrare in contatto con loro.

Quello che andiamo ad esaminare noi però è un percorso fatto in maniera inversa. Stiamo parlando del progetto HandShake, portato a termine dalla quarta sezione A del Liceo Scientifico Tecnologico dell’Istituto Statale “Torricelli”, che ha vinto il terzo premio di un concorso messo in palio da un network di impresa italiana.

Jonathan Heiliger lascerà Facebook alla fine dell’estate

Jonathan Heiliger, l’attuale vice presidente delle operazioni tecniche di Facebook, alcune ore addietro ha comunicato, dopo ben quattro anni di collaborazione con il team del noto social network, di voler abbandonare quest’ultimo sul finire dell’estate.

La decisione presa da Heiliger è imputabile, secondo quanto dichiarato, solo ed esclusivamente all’intenzione di volersi concedere una pausa dalla vita lavorativa ma mantenendo però l’impegno di dedicarsi saltuariamente ad eventuali consulenze.

Le aziende italiane poco social

 

 

Nell’immaginario collettivo dei giovani è entrato di diritto il social network. Usurato, abusato ed utilizzato per buone finalità, sembra che ogni giovane possegga ormai un account su almeno uno dei social network presenti sulla grande rete.

Il problema sembra essere stato intercettato invece nel campo aziendale, dove le singole imprese non sembrano ancora essere pronte per accedere a pieno regime in questa nuova società dominata dal web. A dichiararlo un recente studio dell’Università Iulm di Milano, che ha mostrato come solo un terzo delle aziende italiane prova ad avvicinarsi a questi strumenti. La diffusione del brand tocca soltanto il 32% delle aziende, mentre nel ben 83% dei casi il sito web istituzionale non pubblicizza proprio la presenza su un social network.

LinkedIn raggiunge i 20 milioni di iscritti in Europa

LinkedIn è uno strumento molto utile per il networking professionale online, tanto da aver raggiunto a novembre gli 85 milioni di iscritti in tutto il mondo.

A livello europeo però, i social network riservati ai professionisti vengono ancora poco utilizzati, configurandosi come strumenti di nicchia, riservati per la maggior parte a chi lavora nel campo della comunicazione e dei media.

Per questa ragione, il raggiungimento dei 20 milioni di utenti in Europa da parte di LinkedIn deve leggersi come un cambiamento di tendenza.

Cercare lavoro sui social network

C’è sempre qualcosa da sapere sul social networking e sull’utilizzo delle reti sociali. Il cosiddetto “reclutamento sociale“, ad esempio, è già una realtà e può essere molto preziosa in quanto parte integrande e ormai fondamentale di una strategia di ricerca di lavoro.

Gli studi mostrano che il 79% dei datori di lavoro a livello mondiale utilizzano i social media come parte della loro strategia di reclutamento, e che oltre l’80% dei posti di lavoro si trovano in rete. In un altro recente sondaggio condotto tra oltre 260 datori di lavoro, il 68% delle assunzioni viene fatto utilizzando le reti sociali e professionali, primo su tutti LinkedIn.

Obama cerca addetto ai social networks

obama

Non era poi così in torto chi un anno fa, per satira, aveva chiamato Obama “il candidato Facebook”. Al di là delle sue scelte e dei suoi successi politici, infatti, è evidente che il Presidente degli Stati Uniti si è messo alla guida di una macchina politico-elettorale di nuova generazione: solo nel 2008 ha investito 3.8 milioni di dollari USA su Google.

Il Comitato Nazionale Democratico e Organizzazione per l’America ha da poco pubblicato sul sito internet ufficiale un annuncio di lavoro per “addetto ai social network”. Il futuro Social Network Manager si dovrà occupare di aggiornare quotidianamente e in tempo reale il profilo del Presidente su Facebook, MySpace, Twitter, e sugli altri social networks, con tutti gli aggiornamenti provenienti dall’entourage presidenziale.

Community Managers: i nuovi giornalisti del social network

community managers

All’alba delle lotte mediatiche tra figure storiche delle televisioni e della carta stampata, che quotidianamente si battono per diffondere il messaggio che il giornalismo non esiste più, i social network e la rete internet nell’insieme sta dando enormi dimostrazioni di quanto il giornalismo non sia morto, bensì sia cambiato radicalmente rispetto al passato. Il sistema di informazione è variato man mano che la tecnologia si è evoluta, ed a farla da padroni (a differenza del senso unico di carta stampata e TV), sono gli utenti del web.

La nuova figura giornalistica che si mostra on line è il cosiddetto community manager.