Jelly, il nuovo progetto social di Biz Stone

Jelly social network Biz Stone

Biz Stone è identificato in tutto il mondo come l’uomo che ha fondato Blogger, la piattaforma targata big G mediante cui creare un proprio spazio online, e Twitter, il cinguettante social network di cui ora ben pochi riescono a fare a meno.

Nei piani di Stone, però, c’è ora un ulteriore progetto, sempre a carattere social, di cui non si sa ancora molto ma che di certo andrà a diferenziarsi da quelli che sono stati già proposti dallo stesso sino a questo momento.

Tumblr si mobilita per aiutare il Giappone

La piattaforma di reblog di Tumblr è molto popolare in Giappone, dove può contare su una vasta community di bloggers. Alla luce del recente disastro, lo staff di Tumblr ha introdotto il Giapponese come nuova lingua, in modo da consentire una più ampia diffusione delle notizie. Una buona notizia che consentirà anche a chi vive fuori dal paese di ricevere informazioni su amici e parenti in maniera più semplice e rapida. A questo proposito, ricordiamo che è possibile cambiare il linguaggio predefinito (inglese) andando su Preferenze, e da lì selezionare la lingua preferita. È inoltre possibile tenersi aggiornati sulle notizie dal Giappone attraverso la tag #Japan.

Facebook Causes per aiutare il Giappone

La popolare applicazione Facebook Causes in pochi giorni ha contribuito a raccogliere più di 31.000 dollari per aiutare il Giappone devastato dal terremoto e dallo tsunami. Il denaro raccolto è stato donato da circa 900 persone, con l’aiuto di 2.929 sponsor e testimonial famosi.

Venerdì mattina, c’è stata una prima massiccia diffusione di Causes su Facebook per contribuire alla raccolta fondi messa in piedi dalla Croce Rossa e da Save the Children per aiutare i superstiti del terribile sisma. Gli appelli indicavano un obiettivo di raccolta fondi fissato a 50.000 dollari, e come si può vedere dalle prime cifre, gli utenti Facebook non sono certo rimasti indifferenti. Per continuare a motivare le persone, i nomi dei donatori e l’ammontare dei loro contributi sono stati pubblicati sia su Facebook che sulla pagina web dell’organizzazione umanitaria, ma è comunque possibile fare donazioni anonime.

Facebook sta testando il pulsante “Donate Now”

Donate Now

Facebook sta testando (internamente) in questi giorni il nuovo pulsante “Donate Now“, che potrebbe diventare realtà nelle pagine e negli annunci pubblicitari delle associazioni di beneficenza.

In altre parole, nei profili e nelle pagine di organizzazioni benefiche sarà possibile fare una donazione semplicemente cliccando sul pulsantino che sarà presente accanto alla famosa manina del “mi piace”.

Shannya Tweeks recluta uomini su Facebook

 

Oggi parliamo di una pagina alquanto scottante apparsa su Facebook, non proprio adatta ai bambini. La protagonista di questa storia è la porno diva Shannya Tweeks, che di recente ha pubblicato una pagina su Facebook sulla quale raccoglie le adesioni per riunire un gruppo di persone. Persone ovviamente non scelte a caso, ma persone che dovranno accompagnarla nella prossima “avventura” hard. L’unica cosa messa a disposizione attualmente sul social network è una pagina ed un indirizzo di Messenger e posta elettronica.
Non c’entrano raccolte a punti o eventi isolati. L’obiettivo di questa pagina è quello di battere il World Guinnes Record (guinnes dei primati mondiale) di una gang bang, ossia una avventura a sfondo sessuale effettuata con più partner in contemporanea. La sfida è quella di raggiungere il record attuale di 999 uomini.

The Cove agli Oscar promuove la sua campagna sui Social Media

Uno degli utilizzi sempre meglio conosciuti dei social media è quello della raccolta fondi, della protesta e più in generale del sostenimento di una causa. La loro stessa natura aggregatrice e le dinamiche virali dei social media portano questi strumenti ad essere naturalmente adatti ai movimenti di massa.

Persone da tutto il mondo possono incontrarsi in una hashtag di Twitter, come nel caso delle proteste in Iran o degli scontri in Birmania; l’applicazione Cause di Facebook è una delle più utilizzate e alcune volte ha portato a discreti risultati. Spesso Twitter, Facebook e altri social network servono da supporto a raccolte fondi tramite SMS.

E’ il caso di The Cove, film-documentario sulla caccia ai delfini in Giappone che ha puntato sulla sensibilizzazione del pubblico a questa vergogna dei nostri tempi. Uno dei responsabili ha voluto utilizzare il palco degli oscar per promuovere una raccolta fondi a riguardo, mostrando un cartello dove si invitavano gli spettatori e il pubblico in sala ad inviare un SMS di testo contenente “DOLPHIN” ad uno di quei numeri speciali a cui ormai siamo abituati.

Pet Society aiuta il WWF

Pet Society, in collaborazione con il WWF ha messo in vendita nel suo negozio di oggetti a pagamento, il Cash Shop, una serie di gadget del WWF. Acquistando uno di questi oggetti per poche monete, si potrà devolvere una parte dell’incasso, per la precisione il 10%, al WWF, l’organizzazione mondiale per la difesa e la salvaguardia della natura.

Un’occasione per fare un po’ di beneficenza e allo stesso tempo aiutare chi si prende cura del nostro pianeta. C’è da dire inoltre che i gadget messi in vendita per arredare le case dei nostri Pet sono davvero molto belli, e tutti hanno come soggetto un orso polare, la mascotte del WWF. C’è la lavagna, il poster, l’orsacchiotto di pezza, e perfino il mug, la tazza per il latte con le orecchie d’orso.

Facebook: scegli con Target dove destinare soldi in beneficenza

Target, una delle maggiori aziende di catene di supermercati, ha deciso di donare in beneficenza 3 milioni di dollari alle più grandi associazioni di volontariato e supporto in America e nel mondo. Usufruendo della tecnologia messa a disposizione da Bulleyes Gives e del Facebook connect, ha messo a disposizione una sezione “Voti” per i suoi fan, in modo che essi scelgano in quale percentuale il denaro venga versato. Un modo in più per rendere partecipi i suoi clienti al grande evento di aiuto e sostegno finanziario.

L’Estonia punta sulla solidarietà

Viene definito come uno dei Paesi più infelici d’Europa, eppure, hanno dato il via al progetto: “Banca della Felicità“. L’Estonia, la più bassa delle cittadine nella graduatoria delle cittadine felici nel 2007 (dati basati su tasso di criminalità, ambiente, aspettative per il futuro, ecc.), seppur non ha migliorato la sua situazione politico / sociale perchè perseguitata dall’aumento della disoccupazione, ha deciso di puntare su un nuovo fattore: la generosità. In effetti, i circa 1.300.000 di abitanti dello Stato Baltico, hanno lanciato ufficialmente il comunicato stampa sulla nascita in maggio della Banca della Felicità che sarà raggiungibile all’indirizzo www.onnepank.ee.