Path diventa social, con più amici e la possibilità di condividere tutto su Facebook

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Quando nel 2010 uscì Path, il personal network creato da Dave Morin, ex manager di Facebook, e Shawn Fanning, l’ideatore di Napster, si parlò subito di anti-social network o social network d’elite. Infatti la sua principale caratteristica era proprio quella di dare agli utenti un profilo privato e di consentire un numero limitato di amici: soltanto 50 da scegliere con molta cura, magari dando la preferenza agli amici veri, cioè quelli in carne ed ossa che abbiamo incontrato di persona almeno una volta nella vita. Insomma niente più amicizia a nickname e profili inventati, come di solito facciamo su Facebook.

Ma l’idea si è dimostrata vincente solo in parte, tanto che ora il limite è salito a 150 amici, e in più è stata aggiunta la possibilità di condividere i contenuti anche su altri social network come Facebook, Twitter, Foursquare e Tumblr.

Ma perché il limite di amici è stato alzato proprio a 150? Il numero non è casuale ma si rifà alla teoria del professor Robin Dunbar della Oxford University secondo cui 150 è il numero massimo di persone con le quali un essere umano riesce a stabilire una relazione di fiducia. L’obiettivo di Path, dunque, resta quello di creare una rete sociale privata, costruita insieme agli amici più fidati.

Ma se desideriamo far leggere i nostri post al mondo intero, adesso Path offre la possibilità di condividerli con i principali social network, tra cui Facebook e Twitter.

Al momento Path è disponibile solo come applicazione per iPhone e Android. Ma potete iscrivervi anche dal sito ufficiale di Path.

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