La morte di Michael Jackson blocca il Web

Un infarto, questo il referto medico della morte della più grande pop star di tutti i tempi. I 50 anni dell’eterno bambino, avevano fatto si che il musicista ballerino non permettesse a nessuno di capire la sua fine come sarebbe stata. Tanti sono stati i guai di Jacko negli ultimi anni. Lui che era partito con il piede giusto a 7 anni, per diventare uno dei protagonisti dell’Olimpo musicale, si è visto man mano distruggere il proprio personaggio dapprima con le sue stesse opere e poi per merito di terzi. Ha lottato per anni in ospedali a base di operazioni continue per diventare “bianco”, il suo sogno era proprio quello: diventare un cantante americano bianco e si è esposto a talmente tanti di quegli interventi chirurgici che i suoi ballerini avevano paura di lui perchè si vocifera che durante i concerti, esposto ad una luce particolare la sua pelle brillasse come la cryptonite di Superman.

Google e Facebook in lizza per il Web

Il risultato classico della nascita di grandi aziende e di sviluppi costanti nella grande rete di Internet, ha portato negli ultimi tempi ad uno scontro ad armi impari nel complesso aziendale mondiale. Le ultime news parlano sicuramente di due dei maggiori colossi mondiali del Web che si stanno sfidando con nuove funzionalità e rapidità di accessi in contemporanea. Parliamo di Google il main search engine e Facebook il main social network. Interessante è la proposizione fatta da un network come Wired che tenta di esaminare la rappresentazione mediatica ed economica delle due imprese. La battaglia tra i due network, nasce per il fine di un controllo sul futuro di tutta la rete internet intesa sia come utenza, ma anche come struttura. Di sicuro quello che viene considerato in primis è che ormai da più di 10 anni, le query e le ricerche di Google sono davanti agli occhi di tutti gli utenti mondiali di Internet ed hanno reso possibile una ottima validazione dei siti, ma da quando ci ha messo lo zampino Mark Zuckerberg, con il suo The Facebook, considerato “più umano”, un po’ di cose sono cambiate.

Alltop, un aggregatore di social network e blog in stile Web 2.0

Se utilizzate i principali social network per leggere, discutere e diffondere informazioni, il servizio offerto da Alltop potrebbe esservi molto utile. Alltop è un aggregatore di fonti, dove per fonti non intendiamo solo notizie ma anche tweets e streaming dai principali social network. Alltop suddivide per categorie ogni argomento, ed elenca tutte le informazioni in una start page, una pagina web che permette di visualizzare tutti i flussi di informazione in una sola schermata. In questo modo è possibile mantenersi informati sugli argomenti che più ci interessano senza caricare altre pagine, risparmiando così un bel po’ di tempo.

Facebook in lizza per il tototema

Come ogni anno, di questi periodi si è in ansia ed in caos mentale sui pronostici e le supposizioni della traccia del tema per la maturità. Anche se i dati che arrivano ogni volta dal Ministrero dell’Istruzione non sono sempre uguali a quelli diffusi dai rumors durante questo periodo. Sicuramente sono molti i siti Internet che divulgano “probabili” informazioni sul tema, ma molti dei quali sono rumors quasi sempre infondati. I pronostici più comuni sono quelli di siti come Studenti.it oppure di Studentville, oltre che quelli di noti blog che divulgano appunti ed informazioni. L’unico sito che ha quest’anno un duplice aspetto nella maturità è Facebook. Infatti esso quest’anno risulta fonte primaria di rumors sulle probabili tracce (i profili ed i commenti sono pieni di batti becchi riguardo la certezza delle tracce), ma risulta anche come una delle probabili tracce di esame proprio per la sua popolarità nascente e sempre in continuo aumento degli ultimi periodi.

MySpace cede alle difficoltà e licenzia

Sembrava quasi prevedibile dall’ultima dichiarazione di Murdoch parlando di MySpace, quando si cercava di mettere una pezza (si dichiarò he: “I passi di ristrutturazione che abbiamo intrapreso preparano ad un nuovo capitolo di eccitante innovazione per MySpace”) sulla caduta libera degli accessi, e ad oggi sembra che l’incubo sia diventato realtà. Era il primo, il maestoso social network che si era accaparrato la fiducia e gli investimenti di Rupert Murdoch, ma non aveva messo in cantiere la nascita di un rivale: il temibile Facebook. Forse per il suo minimalismo, ma allo stesso tempo la completezza delle funzionalità, è riuscito a far trasferire ed affezionarsi gli internauti al suo stile lasciando a bocca asciutta il grande MySpace.

Come giocare a Tetris con Twitter

TweetBricks è un sito che ti permette di giocare gratis a Tetris, con la differenza che al posto dei mattoncini ci sono i vostri tweets e quelli dei vostri followers di Twitter. In che modo? Una volta autenticati al sito, TweetBricks trasformerà i messaggi ricevuti o inviati fino a questo momento nei tetramini, cioè i mattoncini del gioco, che cominceranno a cadere a terra. Starà a voi spostarli o capovolgerli per portare a termine la partita.

Ignoriamo quali sono i criteri con cui TweetBricks converte un tweet in un mattoncino che ha una certa forma, invece di un’altra. Ma resta il divertimento che un tweet da uno dei vostri followers può farvi vincere la partita oppure dare inavvertitamente il Game Over, se convertito in un tetramino dalla forma non desiderata.

Corretta falla in Facebook

Dopo 15 giorni dalle segnalazioni di vari utenti, e soprattutto a partire dalle segnalazioni di vari blog, Facebook si è impegnato per risolvere definitivamente una falla nel proprio sistema di sicurezza riguardo i dati personali degli iscritti. Fatto sta che la notizia non è riuscita a diffondersi al punto tale da permettere ai male intenzionati di effettuare upload “malefici” per poter poi approfittare dei dati sensibili di ignari utenti. La falla identificata era insita nelle query delle impostazioni della privacy degli utenti che non venivano realmente attuate dal sito. Cosa c’era di losco? Ebbene, seppur nei settaggi della privacy, l’utente avesse deciso di nascondere determinate informazioni personali come il luogo di residenza oppure il sesso, questi erano visibili nella scheda delle “Info” dell’utente, seppur questo non risultasse un nostro amico.

Recipezaar: cucino in social network

Parliamo di cucina, parliamo di social network, parliamo cioè di utilizzare la nuova frontiera dei media per fare qualcosa che riguarda uno dei piaceri più antichi nel mondo. Un sito di social networking dove i consigli, le pratiche e le tecniche sono divulgate con serenità per permettere ai propri amici di godere le prelibatezze del palato. Si chiama Recipezaar ed è un social network con annesso un numero inesauribile di ricette nel proprio database (si parla di oltre 370.000). Un sito che parla di culinaria e soprattutto un social network che mette in comunicazione gli amanti del mestiere. A registrazione avvenuta, infatti, gli utenti logati possono inserire nel proprio profilo, le ricette personali, le liste pubbliche di amici e quelle private, ma soprattutto valutare (dopo aver testato) le ricette di altri utenti.

Tutorial: scaricare album di Facebook

Come ben sappiamo, gli album di Facebook sono protetti da una crittografia riconosciuta da Microsoft Internet Explorer che non permette il salvataggio delle fotografie personali degli utenti. Fatto sta che in molti, tra gli utenti più smanettoni, utilizzano come browser alternativo (e spesso più performante) ad Internet Explorer, il client di casa Mozilla: Firefox. Questo browser, permette nelle opzioni di codifica pagina, di visualizzare i file contenuti in una singola pagina e permette un eventuale download con la semplice selezione del file ed il click in basso a destra sulla scritta “Salva con nome…”. Una volta scelta la cartella di destinazione occorrerà fare click su OK ed il gioco è fatto.

Google e Facebook insieme per il “Farsi”

Come stiamo cercando di comprendere dalle nostre cronache quotidiane anche su IoChatto.com, l’Iran si trova in una situazione politica alquanto particolare che mette in seria difficoltà lo status di molti cittadini e Neda era uno di questi che ha pagato con la morte. Oltre che scendere in piazza e manifestare, molti cittadini iraniani, stanno mettendo on line i loro pensieri, le loro impressioni e soprattutto le proprie richieste d’aiuto. Il voto in Iran ha permesso l’assedio del Web da parte di personaggi coinvolti in questa vicenda e soprattutto di civili che si sentono pronti ad una rivolta contro un regime che non viene considerato giusto. Molto difficile farsi comprendere e capire le ragioni di queste persone, per chi del popolo medio iraniano non conosce la lingua madre Inglese e quindi continua a scrivere post sul proprio profilo spesso “incomprensibili” per chi non conosce la lingua iraniana.

La morte di Neda Soltani scatena la blogosfera

Era una studentessa di filosofia di 26 anni, Neda Soltani, una vittima sacrificata come simbolo della protesta contro il regime iraliano. La ragazza che è stata uccisa lo scorso sabato a Teheran è stata la vittima di una causa diabolica. Ad ucciderla lo sparo quasi certo di un cecchino dall’edificio di frote che in Via Karegar, ha annullato la ragazza mentre partecipava alla manifestazione anti governo per le elezioni presidenziali in Iran. La blogosfera sta continuando in suo onore ad aprire siti internet, gruppi su Facebook ed in molti sono coloro che usano la sua immagine come quella del profilo. Le foto, oltre all’unica sorridente che viene condivisa in rete sono quelle di una Neda morente, con il volto insanguinato.

Ragazza muore mentre chatta su Twitter

Dalla Romania arriva la notizia della disavventura della 17enne Flavia Boricea (in un primo momento erroneamente scambiata per una certa Maria Barbu) che potrebbe dare il via ad una triste serie di incidenti domestici in stile Web 2.0.

La ragazzina stava facendo il bagno a casa sua, nella città di Brasov in Romania centrale, con il laptop appoggiato sul bordo della vasca, quando la batteria del portatile si è scaricata proprio durante una lunga e intensa sessione di social network e chat su Twitter. Allora Flavia Boricea si è affrettata a collegare il laptop alla presa di corrente, dimanticandosi però di avere le mani bagnate. Secondo i notiziari, proprio questa è stata la causa della forte scossa che ha ucciso la giovane, in un incidente che con cinismo è stato già ribattezzato “Twitter Bath Death” da molti quotidiani online.

Vademecum Twitter per i contestatori Iraniani

Ecco che le proteste iraniane, sembrano sempre più prender spazio su Internet e soprattutto sembrano approfittare della popolarità e dell’influenza che ha sulla popolazione mondiale il mondo dei social network. Il primo network utilizzato per le comunicazioni è soprattutto Twitter. La scelta strategica di quest’ultimo, è stata forse basata sulla semplice possibilità di mettere in rete i messaggi grazie ad una comunicazione tra cellulari. Il manuale che si sta diffondendo in rete, è un vademecum su come trasmettere le informazioni sulle proteste iraniane proprio su Twitter.

Iran, Twitter e le elezioni riportano vecchie cronache

Oggi 22 giugno 2009, arrivano le notizie da Theran che la notte è passata tranquilla per la prima volta dall’ormai nota contestazione avviatasi dopo lo spoglio elettorale del 12 Giugno 2009. Come è ben noto, qui si è decretata la vittoria (messa poi in discussione) di Mahmoud Ahmadinejad, ma il dopo elezioni è diventato una protesta molto forte come non si vedevano dal lontano 1979, quando è scoppiata la Rivoluzione Islamica.
Ovviamente gli scontri che sono avvenuti in questi giorni sono stati molto duri e soprattutto le autorità hanno dovuto fare molti scontri (pure di sangue) con i manifestanti. Si contano le vittime e la televisione locale ne conta 10, mentre le televisioni internaionali (come la CNN) ne conta 19 oltre che le centinaia di feriti e l’oltre mezzo migliaio di arrestati.