L’incredibile bufala di Facebook controllato dalla Polizia Postale

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Spunta in questi giorni sui social ed in giro per il web l’incredibile bufala di Facebook controllato dalla Polizia Postale, che ora a detta della fonte avrebbe gli strumenti per monitorare tutti i nostri profili.

Questo uno scorcio della bufala riportata di recente dal sito bufale.net, ma a quanto pare questo non ha fermato alcune ricondivisioni da parte del pubblico in questi giorni:

Controllati arbitrariamente dalla POLIZIA POSTALE, senza alcun mandato della magistratura!!! La notizia ovviamente è passata coperta dall’assoluto silenzio delle TV ma è stata divulgata dall’Espresso: LEGGETE E DIFFONDETE AL MASSIMO!!! La gente ha diritto di sapere!!!

E’ grottesco che mentre la maggioranza di governo si impegna da mesi per rendere più difficili le intercettazioni telefoniche richieste da magistrati, il ministero degli Interni si arroghi il diritto di intercettare i nostri dialoghi via Facebook senza alcun mandato della magistratura”

Il patto tra Facebook e il Viminale è un attentato ai diritti dei cittadini digitali. E la prova che gli utenti non possono essere spettatori passivi in un rapporto diretto tra le corporation di Internet e i governi locali

Nel nostro Paese abbiamo assistito negli ultimi anni a un’escalation di norme e di proposte di legge per rendere l’accesso a Internet sempre più difficile, controllato, burocratizzato.

Proprio in questi giorni, ad esempio, l’Agcom sta valutando come rendere operativa l’odiosa normativa sui video on line scritta da Paolo RoMani, con probabile pesante tassazione per chiunque abbia un sito su cui voglia caricare del materiale che «faccia concorrenza alla tv».

Chi vuole approfondire la bufala su Facebook controllato dalla Polizia Posta, può ottenere tutti i dettagli del caso direttamente in questa pagina.

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