Greenpeace attacca Facebook ed Apple

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Secondo quanto emerso dalle ricerche di Greenpeace, l’ambiente è sempre più in pericolo, e la colpa sarebbe soprattutto il continuo caricare e scaricare di dati dalla grande rete: Internet.
Qualcuno si chiederà: come è possibile attribuire drammi reali a realtà virtuali? Ebbene, dietro a tutto quello “che non si vede”, risulta comunque esserci qualcosa che si vede: parliamo dei server.
Più i dati contenuti nella grande rete aumentano, infatti, e più le aziende sono costrette a prendere dei server sempre più grandi e ad alimentarli in maniera sempre più continua e forte. Ovviamente si cerca sempre di utilizzare la risorsa energetica più economica reperibile nell’ambiente ma a danno del nostro sistema ecologico.


La ricerca dell’associazione Greenpeace, ha mostrato che le informazioni digitali (conosciute tecnicamente come cloud computing), sarebbero una nube che permetterebbe l’innalzamento delle emissioni del gas serra. Secondo le pessimistiche previsioni della associazione, i dati già pericolosi dovrebbero oltre che triplicarsi nel 2020 se continuiamo ad avere questo utilizzo spropositato dei mezzi.
E’ stato dichiarato che: “I data center e le reti di telecomunicazione consumeranno quasi duemila miliardi di kilowattora fra dieci anni. E’ il triplo del consumo attuale ed è superiore al consumo elettrico di Francia, Germania, Canada e Brasile messi insieme“. Ad essere attaccati per primi sono gli smartphone ed il social network di Mark Zuckerberg, Facebook. Questo perchè risulta che i due colossi stanno costruendo dei nuovi Data Center che si alimenteranno solo a carbone.
Un appello allora viene lanciato da un gruppo dello stesso Facebook creato negli Stati Uniti d’America che si chiama così: “Vogliamo che Facebook utilizzi il 100 per cento di energia rinnovabile“. L’energia idroelettrica risulta essere la favorita.

I dati risultano essere preoccupanti, ma discordanti con il continuo “bisogno” dell’umanità di condividere il proprio su Internet. Chissà se questa pubblicazione squoterà gli animi sociali ed ambientalisti degli utenti.

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