Reato per falsa identità

Il fatto risalente al 2006 (soltanto poco tempo fa è stato emanato il verdetto) riguarda il social network MySpace dove si è consumata una tragedia che ha per protagonista un episodio di falsa identità, un suicidio ed un verdetto alquanto pericoloso, ma veniamo all’accaduto.
Una ragazza di nome Lori Drew fingendosi maschio avrebbe conquistato l’amicizia di Mega Meier,  una tredicenne appartenente alla community che nel 2006 si sarebbe suicidata, probabilmente anche a causa di un messaggio ricevuto da Lori «Il mondo sarebbe un posto migliore senza di te».

L’accusa si appiglia al fatto che i termini del contratto di MySpace obbligano l’utente a sottoscrivere il proprio profilo con dati assolutamente veritieri e questo da parte di Lori non è avvenuto, fingendosi maschio e, quindi utilizzando un’identità falsa e commettendo il reato di “accesso non autorizzato”, paragonabile a quello commesso da parte di un hacker.

PiuBlog2008: Novità importanti per editori e privacy

Gli eventi proposti al Palacongressi il 7 Dicembre durante il PiuBlog2008, hanno dato luce alla possibilità di sfruttamento commerciale dei social network. E’ stato infatti aggiornato il progetto di social networking in ambiente librario. Si tratta di Bookerang, un progetto che ha ritrovato molteplici novità da quando è stato avviato con la vittoria al Techgarage di Roma. La novità che è stata aggiunta è: la promozione dei librai.
Prevedendo l’aggiunta dei gusti testuali in un database degli utenti, è possibile selezionate determinati target ai quali si consiglieranno libri probabilmente interessanti a seconda della profilazione.
Il primo “book social network” nato è stato Anobii, ma fondamentali sono state le modifiche apportate da Bookerang perchè ha permesso un coinvolgimento maggiore delle parti offline.
Secondo quanto detto da Emanuele Zippilli (presidente di Bookerang), ogni promozione di sondaggio potrebbe costare sui 50/100 €. Questo basso costo così da incentivare l’acquisto dei piccoli editori così da aggiungere un’altra arma per il commercio.

Durante il PiuBlog2008 però sono stati anche evidenziati i primi risultati negativi della dipendenza da Social Network, i BDB, Bloggers Dangerous Behaviour Research Project, l’indagine Icaa sulla pericolosità dei dati sparsi nei SN. Sono informazioni che possono essere raccolte e sistematizzate per utilizzi criminali. Nei primi dati, riguardanti 1.500 blog, il 2% dei blogger indica il numero di cellulare, il 5,3% il quartiere e il 56% la foto. Si tratta d’ un’indagine molto interessante i cui risultati finali saranno presentati a febbraio 2009.

Ultima iniziativa simpatica proposte è Crashinews, il telegiornale in Second Life dedicato agli avvenimenti virtuali.

Software italiano per la creazione di Social Network

Gli imprenditori italiani stanno cercando di entrare sempre più nel mondo dei Social Network, dato lo sviluppo sempre più preponderante di questa tipologia di piattaforme.

Andiamo a parlare oggi di DEDO.

DEDO è prodotto da DFL S.r.l. una società fiorentina di comunicazione e sviluppo software.

Analizziamolo secondo le caratteristiche forniteci dal produttore:

“DEDO è un sistema software per il web che consente di creare delle comunità online (social network) su qualsiasi argomento. E’ basato su software Open Source cui DFL ha aggiunto nuove funzionalità ritenute indispensabili per la realizzazione di community di alta qualità. Fondamentalmente comprende due aree: una pubblica, rivolta ai naviganti e una di amministrazione per la gestione della comunità. L’area di amministrazione consente agli amministratori di pubblicare o meno i contenuti inviati dagli utenti (video, foto, articoli, commenti); di sospendere o espellere utenti indesiderati; di moderare i forum; di personalizzare l’homepage, la barra dei menu, etc. Quella dell’utente è invece gestibile e personalizzabile.

Per pubblicizzare il proprio software, sul sito del produttore è stata creata la comunità per gli amanti del cavallo e dell’equitazione realizzata con DEDO.
Tra le caratteristiche principali si annoverno:

UTENTE

  • registrarsi alla comunità in modo sicuro tramite validazione del suo indirizzo di posta;
  • personalizzare il proprio profilo utente;
  • gestire il proprio account;
  • inviare video autoprodotti o presi da Youtube
  • inviare foto e articoli;
  • indicizzare i contenuti inviati per mezzo di parole chiave soggettive (tags-folksonomy);
  • inserire i contenuti inviati in apposite categorie;
  • ricercare contenuti per mezzo dei tags e del loro titolo;
  • aprire un proprio blog;
  • partecipare ai forum;
  • pubblicare/ rispondere agli annunci;
  • creare e/o aderire a gruppi di utenti;
  • creare e/o aderire ad eventi;
  • entrare in contatto con gli altri utenti per mezzo della chat, il servizio di messaggistica interna e la mail tradizionale;
  • votare i contenuti degli altri utenti;
  • commentare i contenuti degli altri utenti;
  • gestire una lista di contenuti “Favoriti”;
  • condividere con altri utenti uno stesso contenuto;
  • segnalare come “Inappropriato” un contenuto;
  • segnalare un contenuto a numerosi sistemi di Social Bookmarking;
  • recedere dal contratto “Termini d’uso” siglato all’atto della sua iscrizione con il Social Network;
  • ricevere la newsletter;
  • ricevere RSS

AMMINISTRATORE

  • Profilo utente personalizzabile dall’amministratore con numero di campi a piacere;
  • messaggistica automatizzata server-client;
  • semplice configurazione della homepage, delle voci della barra dei menu, della pagina di profilo utente, delle pagine annunci, video e foto;
  • possibilità di gestire comunità multilingua;
  • moderazione e approvazione dei contenuti inviati dagli utenti;
  • amministrazione forum, articoli, links, faqs, sondaggi, eventi, blog;
  • gestione degli utenti;
  • mass mailing

La Facebookmania

facebook

Facebook fu creato nel 2004 da uno studente dell’università statunitense di Harvard, Mark Zuckerberg, il cui scopo iniziale era quello di mantenere i rapporti tra studenti americani, ma come oggi possiamo ben osservare, questo social network ha imboccato una strada ben diversa catturando l’attenzione di oltre 100 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo.

Anche in Italia la crescita è stata esponenziale: la possibilità di ritrovare i propri amici ovunque essi siano, i vecchi compagni di classe mai dimenticati o contattare qualche personaggio famoso del mondo dello spettacolo o della politica ha scatenato una vera e propria mania.

Ma non finisce qui perché Facebook, oltre che ad offrire un classico sistema di interazione sociale, offre una moltitudine di applicazioni ludiche e non come ad esempio ad una partita a scacchi con un nostro vecchio amico oppure un simpatico gioco vampiresco dove più utenti si “mordono” , più si diventa forti.

Un’altra applicazione molto interessante è quella che permette di aggiornare in tempo reale il nostro stato senza dover essere obbligati ad accedere direttamente al nostro account tramite un computer; infatti si può compiere questa operazione anche in remoto via SMS, sfruttando un sistema di microblogging proprio come quello di Twitter.

La tanta gloria ottenuta, però, non esenta Facebook da qualche pecca di carattere legalitario più che di corretto funzionamento: stiamo parlando del l’attualissimo problema della privacy.

Iscriversi ad un social network senza prendere nessuna precauzione riguardo alla diffusione dei nostri dati personali potrebbe mettere a rischio la nostra riservatezza, oltre che la possibilità di esporci a truffe di vario genere nonostante la comunità sia composta essenzialmente da un utenza corretta.

Occorre quindi inserire i nostri dati personali facendo attenzione a questo particolare aspetto (per esempio numeri di telefono, via di residenza, ecc.), anche perché, per chi non lo sapesse, Facebook non permette la cancellazione del proprio account, al massimo lo possiamo disattivare impedendone la visualizzazione, ma noi li ci siamo e ci restiamo.

Inoltre qualunque contenuto inserito all’interno del nostro profilo potrà, come da regolamento, essere utilizzato e manipolato dal social network come e quando vuole, indipendentemente dalla nostra volontà o meno ( pensiamo per esempio ad una foto o a contenuti puramente testuali).

Ciò non toglie che Facebook, se usato correttamente senza distorcerne lo scopo (ovvero quello della socializzazione), resta il miglior social network che la rete possa offrire, il più bel punto di incontro nel mondo del web e il miglior modo per mantenere vecchie amicizie altrimenti dimenticate.