Creare avatar con Facebomb

Wow…la tua immagine del profilo è stupenda! Ma sei un professionista degli effetti speciali?”
“No! Ho semplicemente usato Facebomb!”
Questa una conversazione tipo di molti utenti che hanno utilizzato di recente il nuovo applicativo on line Facebomb. Molti di noi, infatti, hanno notato che negli ultimi tempi gli utenti di Facebook, seppur non esperti dell’utilizzo di Photoshop e dei software di elaborazione grafica, hanno degli avatar con sopra applicate immagini di cartoni animati, scritte personalizzate, stelle, glitter ed ombre che rendono la foto piena di effetti speciali. Il risultato dell’elaborazione di queste foto è semplicemente proveniente dal servizio on line Facebomb (disponibile all’indirizzo www.facebomb.com).

Lo 007 inglese messo a rischio da Facebook

Quotidianamente parliamo dei danni che provoca il “tanto amato” social network, da quando è diventato un mezzo di diffusione comune. Su Facebook ci sono tutti, ma soprattutto c’è tutto. Finchè sei un giovincello di provincia che mette on line foto ed informazioni riguardo le sue bighellonate o ancora della sera dell’ubriacata generale a casa di un amico, non dovrebbero esserci grossi problemi (a meno che ciò non sia stato nascosto ai genitori). Ma se sei Sir John Sawers, il nuovo capo designato dell’MI6, i servizi segreti britannici, qualche problema potrebbe esserci. I rischi che corre lo 007 dell’Inghilterra, sono venuti a galla dopo che la sua gentile signora, ha tranquillamente pubblicato sul proprio profilo del social network più noto Facebook, delle fotografie con luoghi in didascalia che ritraggono Sir Sawers insieme a lei ed i figli.

Michael Jackson è il personaggio più famoso di Facebook

La morte di Michael Jackson ha toccato il cuore di molti ammiratori e appassionati di musica pop, e ha riportato alla ribalta, seppur in tragiche circostanze, l’immagine un po’ appannata del cantante, tanto che la sua pagina ufficiale su Facebook ha raggiunto più di 6,4 milioni di fan, superando così quella di Barack Obama. Michael Jackson si conferma così il personaggio più famoso di Facebook, quello cioè con il maggior numero di fan, e questo aumento di popolarità sembra inarrestabile, visto che i suoi fan su Facebook crescono al ritmo di 20 al secondo.

Merito anche dei numerosi tributi al cantante previsti nei prossimi giorni, si può prevedere un ritmo di crescita costante della sua pagina su Facebook, tanto da trasformarla in quello che gli americani chiamano “virtual memorial“, una sorta di monumento virtuale a Michael Jackson.

Facebook e finanziamenti: coppia possibile

Il problema è sorto negli Stati Uniti d’America, dove questa “moda” ha cominciato a prendere il sopravvento aumentando quotidianamente. Il Governo, infatti, ha dovuto elaborare una legge su misura per fermare gli “spietati” sfruttatori.
Stiamo parlando di loschi figuri che dopo aver reperito dati personali e fotografie da Internet e nello specifico da Facebook, si dedicavano alla falsificazione dei documenti personali per poter rubare identità e fare danni. Solo dal 1 Luglio, infatti, sono già due le denunce fatte dal Movimento Consumatori. La prima vittima è stata per l’Italia Massimo Gagliardi che ha dichiarato che: “Come movimento volevamo aprire una linea di credito con la Banca Etica, è così che ho scoperto che qualcuno mi aveva rubato l’identità”.

Facebook: finalmente i termini d’uso diventano più chiari

Finalmente i diritti dei cittadini Facebook diventano più chiari. Basta ai numerosi articoli di costituzione sulla privacy, condivisione di foto e video, collegamenti, ecc. Ora tutto quanto sarà proposto in una unica pagina più facile da consultare e da comprendere. A varare questi cambiamenti è stato Chris Kelly, il Chief Privacy Officer del social network. Ora le nuove “leggi” si articoleranno su tre parametri fondamentali (commentati ed esposti su “The Facebook Blog”:

  • Controllo. Perchè quando le persone possono facilmente controllare l’accesso alle informazioni e contenuti da parte degli utenti, condividono di più e sono in grado di comunicare e connettersi meglio con le persone che incontrano nella propria vita;
  • La semplicità. Perchè quando gli strumenti sono semplici, le persone sono più propense a usare e capire.
  • Connessione. Perchè con strumenti efficaci, le persone possono riuscire a bilanciare il proprio desiderio di condividere e di essere condivisi, di cercare e di essere trovati da chi essi vogliano.

Punti molto banali ma che fino ad ora non erano ancora stati applicati ai termini d’uso. Molti degli utenti non conoscono a fondo tutti quanti i propri diritti ed obblighi e questo a causa del numero di pagine del “blocco” di licenza. Come accade per le applicazioni ei software, tutti hanno cliccato velocemente svariate volte avanti e accetta per registrarsi più in fretta.

Privacy e Facebook: il dilemma dei tag non voluti

Facebook ha permesso sicuramente un accesso nuovo al mondo della visibilità. C’è chi è felice di essere onnipresente in tag di Facebook, e chi invece non lo gradisce, ma c’è una condizione particolare in cui anche chi è sempre felice di vedersi immortalato, non vuole comparire. Si tratta della solita scappatella, o ancora dei momenti in cui non si sta completamente in ordine, o infine quando si era ubriachi fradici e non ci si è resi nemmeno conto di essere fotografati. Da questo punto di vista, proprio ieri l’azienda capitanata da Mark Zuckerberg, ha deciso di avviare una iniziativa a riguardo che partirà dal network in versione americana e come sempre si estenderà al resto delle 64 lingue.
Jason Kincaid, inviato di Techcrunch ha riportato che nella conferenza sono stati presentati dei cambiamenti della privacy su Facebook. Come primo c’è quello di una facile divulgazione dei dati delle persone sulla rete.

Vito Roberto Palazzolo “latita” su Facebook

Facebook sembra avere un grande feeling con le associazioni a delinquere ed i suoi membri. Un tempo, a creare la bufera tra gli utenti è stata la serie di gruppi pro Mafia fondati dopo le messe in onda sulle reti Mediaset de “Il capo dei capi”. Ad oggi, sembra che il social network non abbia fatto nulla per proteggere i propri canali da infiltrazioni di lestofanti o criminali. E’ il caso quotidiano sancito da “La Repubblica”, che vede la presenza on line di un soggetto particolare, tal Robert von Palace, che a seonda delle fonti sarebbe non altro che Vito Roberto Palazzolo, latitane in sud America e “tesoriere” di Totò Riina e Bernardo Provenzano.

Facebook in lizza per il tototema

Come ogni anno, di questi periodi si è in ansia ed in caos mentale sui pronostici e le supposizioni della traccia del tema per la maturità. Anche se i dati che arrivano ogni volta dal Ministrero dell’Istruzione non sono sempre uguali a quelli diffusi dai rumors durante questo periodo. Sicuramente sono molti i siti Internet che divulgano “probabili” informazioni sul tema, ma molti dei quali sono rumors quasi sempre infondati. I pronostici più comuni sono quelli di siti come Studenti.it oppure di Studentville, oltre che quelli di noti blog che divulgano appunti ed informazioni. L’unico sito che ha quest’anno un duplice aspetto nella maturità è Facebook. Infatti esso quest’anno risulta fonte primaria di rumors sulle probabili tracce (i profili ed i commenti sono pieni di batti becchi riguardo la certezza delle tracce), ma risulta anche come una delle probabili tracce di esame proprio per la sua popolarità nascente e sempre in continuo aumento degli ultimi periodi.

Corretta falla in Facebook

Dopo 15 giorni dalle segnalazioni di vari utenti, e soprattutto a partire dalle segnalazioni di vari blog, Facebook si è impegnato per risolvere definitivamente una falla nel proprio sistema di sicurezza riguardo i dati personali degli iscritti. Fatto sta che la notizia non è riuscita a diffondersi al punto tale da permettere ai male intenzionati di effettuare upload “malefici” per poter poi approfittare dei dati sensibili di ignari utenti. La falla identificata era insita nelle query delle impostazioni della privacy degli utenti che non venivano realmente attuate dal sito. Cosa c’era di losco? Ebbene, seppur nei settaggi della privacy, l’utente avesse deciso di nascondere determinate informazioni personali come il luogo di residenza oppure il sesso, questi erano visibili nella scheda delle “Info” dell’utente, seppur questo non risultasse un nostro amico.

Tutorial: scaricare album di Facebook

Come ben sappiamo, gli album di Facebook sono protetti da una crittografia riconosciuta da Microsoft Internet Explorer che non permette il salvataggio delle fotografie personali degli utenti. Fatto sta che in molti, tra gli utenti più smanettoni, utilizzano come browser alternativo (e spesso più performante) ad Internet Explorer, il client di casa Mozilla: Firefox. Questo browser, permette nelle opzioni di codifica pagina, di visualizzare i file contenuti in una singola pagina e permette un eventuale download con la semplice selezione del file ed il click in basso a destra sulla scritta “Salva con nome…”. Una volta scelta la cartella di destinazione occorrerà fare click su OK ed il gioco è fatto.

Google e Facebook insieme per il “Farsi”

Come stiamo cercando di comprendere dalle nostre cronache quotidiane anche su IoChatto.com, l’Iran si trova in una situazione politica alquanto particolare che mette in seria difficoltà lo status di molti cittadini e Neda era uno di questi che ha pagato con la morte. Oltre che scendere in piazza e manifestare, molti cittadini iraniani, stanno mettendo on line i loro pensieri, le loro impressioni e soprattutto le proprie richieste d’aiuto. Il voto in Iran ha permesso l’assedio del Web da parte di personaggi coinvolti in questa vicenda e soprattutto di civili che si sentono pronti ad una rivolta contro un regime che non viene considerato giusto. Molto difficile farsi comprendere e capire le ragioni di queste persone, per chi del popolo medio iraniano non conosce la lingua madre Inglese e quindi continua a scrivere post sul proprio profilo spesso “incomprensibili” per chi non conosce la lingua iraniana.

FacebookConnect Mostra i Muscoli. A Texas Hold em.

Nel costante tentativo di capitalizzare l’incredibile numero di utenti iscritti e di provare al mondo che quella di Facebook non sia l’ennesima moda “passeggera”, gli sviluppatori del social network del momento potrebbero aver appena tirato fuori da cilindro una funzione destinata a lasciare il segno molto più dei vari “I like” o “Share”.

Lavorando sul una particolare parte di codice, infatti, gli sviluppatori di Facebook hanno creato “Facebook Connect“, un plug-in in grado di far interagire gli utenti in tutti i siti che lo utilizzano evitando lunghe e ripetitive iscrizioni grazie al riconoscimento immediato del proprio profilo Facebook.

Una prova della potenzialità di questa nuova “creazione” l’ha poi subito offerta la casa di software Zynga con lo sviluppo di un’applicazione per giocare a poker su iPhone ed iPod Touch chiamata LivePoker.

Scaricabile gratuitamente in versione Lite direttamente dallo Store di Apple, LivePoker è stato infatti considerato il primo gioco di poker “sociale” proprio grazie alle possibilità offerte dall’interazione tra dispositivo mobile e social network in un campo molto diverso da quello di messaggi privati, poke e commenti su foto del fine settimana.

Appena effettuato l’accesso al gioco, i giocatori devono solo inserire i propri dati di Facebook per essere poi subito sistemati al tavolo verde con tanto di foto e profilo per sfidare gli avversari a poker texas hold em.

In questo modo è quindi possibile personalizzarela propria esperienza di gioco in maniera molto maggiore rispetto a come concesso da sale “regolari” ed famose come TitanPoker, presentandosi agli avversari con il proprio profilo di Facebook, chattando con loro e – perchè no! – dando anche un’occhiata al loro profilo personale.

Dopo il successo raggiunto da LivePoker in termini di download, molti siti hanno incominciato ad utilizzare questa possibilità cercando di spingere i lettori a creare delle mini-comunità intorno alle loro pagine condividendo interessi e commenti.

Che Facebook Connect possa diventare il nuovo OpenID?

StudiVZ esce vittorioso contro Facebook

Per l’ennesima volta è finito in tribunale. Non parliamo di un qualsiasi delinquente di basso borgo, ma del noto (se non il più noto social network al mondo) Facebook. Dopo le tante querele ancora una volta è stato in Tribunale, questa volta contro StudiVZ. Il sito di Mark Zuckerberg ha perso una causa legale contro un social network tedesco chiamato appunto StudiVZ, una causa avviatasi nello scorso Novembre 2008 da parte dei ragazzi di BigF, con l’accusa che il sito web della Germania avesse copiato sia il design che il funzionamento del social network.

Come fare il backup del tuo account Facebook

La più grande paura di un utente Facebook è che il proprio account venga rimosso senza alcun avviso, causando la perdita di tutti i dati e di tutti i contatti accumulati. Ma ecco che arriva in nostro aiuto SocialSafe, una comoda utility che sfrutta la piattaforma Adobe Air. SocialSafe è un software che permette di fare una copia backup della nostra rubrica Facebook, delle foto, e di tutte le informazioni del profilo.

Sarà possibile accedere a tutte le informazioni del profilo anche offline, senza bisogno di connettersi a Internet e a Facebook, per consultare comodamente tutti i vostri album fotografici e le note scritte nel diario. SocialSafe può anche scaricare sul vostro hardisk tutte le foto degli amici dove siete “taggati”. Al momento non è ancora possibile fare il backup della posta, ma gli sviluppatori promettono altri miglioramenti in futuro.