Lying down game: vietato ai professionisti

Lying down game

Ebbene prima o poi doveva succedere…l’ennesima moda in campo di esibizionismo lanciata dall’ormai onnipresente Facebook, ha cominciato a seminare le prime vittime in ambito professionale. Questa volta non parliamo degli ormai già noti licenziamenti dovuti a commenti negativi sull’azienda, o peggio, foto in cui vengono mostrati i momenti in cui non si fa nulla. Questa volta sotto accusa ci è finito il noto gioco Lying Down Game.

Facebook diventa davvero Lite

Facebook

Il test avviato durante il mese di Agosto 2009 è giunto a termine. Base e filo conduttore di quest’ultimo era la sperimentazione di una versione Lite (leggera) di Facebook destinata agli utenti che avessero una lenta connessione oppure che fanno un utilizzo molto base di Facebook e che di conseguenza non necessitano di grandi utilizzi di applicazioni.
In questi giorni è stata resa disponibile per gli utenti di Stati Uniti ed India, questa versione nota come Facebook Lite che si può raggiungere facilmente collegandosi a http://lite.facebook.com.

Lavora con Facebook e ti diverti

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Chissà cosa ne pensa il ministro Brunetta, ma questo è l’unico posto in tutto il mondo dove gli impiegati passano tutto il giorno su Facebook e nessuno li richiama. Naturalmente parliamo del quartier generale di Facebook a Palo Alto, in California.

Si tratta di uno spazio molto grande, che già al primo colpo d’occhio appare molto diverso dal tipico ufficio italiano.
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Innanzitutto, le pareti della sala riunioni sono ricoperte da gigantesche lavagne dove è possibile appuntare idee e strategie di mercato (oppure giocare a tic tac toe, il nostro “tris”), e su una delle scrivanie c’è perfino un attrezzatissimo impianto stereo per i momenti di relax.

Su Facebook possiamo taggare gli amici nello status e nei post

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Facebook ha annunciato che presto sarà disponibile per tutti gli iscritti al network la possibilità di taggare gli utenti negli status e nei post. Per taggare gli amici è sufficiente utilizzare il simbolo “@” e iniziare a digitare il nome di un utente. Mentre si digita, il loro nome verrà visualizzato nell’editor di testo. A quel punto basterà selezionare gli amici con un click, allo stesso modo di quando li tagghiamo nelle foto o nelle note, e il gioco è fatto. I messaggi compariranno direttamente della bacheca dell’amico o degli amici che avete scelto.

Questa nuova caratteristica verrà aggiunta gradualmente a tutti gli utenti nelle prossime settimane.

Australia: lanciano l’SOS su Facebook

facebook australia

Si evolvono gli utilizzi dei social network, ed arrivano fino all’impossibile. Mai si è pensato di arrivare all’utilizzo di un network tipo Facebook per fare una segnalazione di allarme, ed invece è successo proprio in Australia.

Insieme allo scontro che divide da un bel po’ nel Paese oceanico gli oppositori ed i sostenitori di queste piattaforme, arriva oggi un caso di cronaca che risulta alquanto singolare. Due bambine australiane rispettivamente di 10 e di 12 anni, dopo essere rimaste intrappolate in una fogna, hanno inviato il proprio SOS, invece che con una chiamata alle Forze dell’Ordine locali, attraverso il proprio profilo di Facebook.

“Facebook ring” in uno scontro tra amiche

Facebook

E’ diventato una buona scusante per fare di tutto. Stiamo parlando di Facebook. In questo caso, il noto social network è al centro di polemiche per essere stato parte integrante dell’organizzazione di un incontro di boxe amatoriale tra due amiche.

Il tutto è accaduto a La Spezia, dove due ragazzine di vent’anni si sono malmentate sul lungomare di San Terenzo a causa di un giovinetto di 22 anni che era l’ex fidanzato di una ed il nuovo fidanzato di un’altra. Le due ragazze erano amiche.

Fan Check, il malware, e il falso antivirus

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Sul profilo di Facebook Security è apparso un messaggio piuttosto allarmante, che avverte gli utenti di fare attenzione alle applicazioni sospette che potrebbero veicolare virus, e in particolare a quei finti antivirus che in realtà sarebbero degli insospettabili malware.

We’re getting reports of malware disguised as anti-virus software that’s using a rumor about a Facebook application to spread. As always, be alert, and if a piece of software seems suspicious, don’t download it. Please share this with your friends.

Insomma, gira la voce che un falso antivirus prometta di liberarvi il computer da una pericolosa applicazione Facebook infetta, mentre l’antivirus stesso sarebbe in realtà un virus.

Una storia complicata ma abbastanza familiare a chi in passato ha scaricato una apps conosciuta come Stalker Check o Fan Check, che prometteva di farvi vedere chi visitava il vostro profilo o le vostre foto. Ebbene, sembra che basti diventare fan dell’applicazione per essere infettati dal virus.

Psicologia: a confronto Facebook e Twitter

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Secondo gli psicologi, tra i tanti social network presenti in rete esistono amori e discordanze che permettono una fruizione diversa di ogni esperienza virtuale. In pratica ogni social network è diverso da un altro anche a livello psicologico, al punto che ognuno ci permette di avere un comportamento diverso.

L’Università di Stirling in Scozia è partita con una ricerca su campione che ha analizzato come due reti sociali così simili ed allo stesso modo così diverse possano influenzare la nostra memoria, i modi di agire ed i comportamenti con gli altri. Oggetto della ricerca sono stati Facebook, YouTube e Twitter. I “tester” utilizzati sono dei bambini con età compresa tra 11 e 14 anni, perchè considerati nel fiore dell’età dell’apprendimento. I risultati dello studio sono stati sorprendenti perchè diversi l’uno dall’altro.

Twitxy: usare i social network sul posto di lavoro

twitxyOramai nessuno riesce più a staccarsi dai social network. Sempre connessi, molti italiani hanno effettuato l’accesso sui propri profili anche in vacanza al mare con il cellulare, inutile dirlo che è diventata una dipendenza. Ora che si ritorna al lavoro è difficile fare una “pausa” e così bisogna collegarsi anche se il datore di lavoro non vuole.

Purtroppo, le aziende hanno capito che cosa fanno i propri dipendenti invece di lavorare e  mettono dei blocchi per i socialnetwork di spicco come Facebook, Twitter, MySpace, Netlog e altri. Niente connessione! La febbre inizia a salire, le gocce di sudore iniziano a grondare dalla fronte… <<Bisogna effettuare il Login e vedere se mi hanno risposto! Altrimenti divento pazzo>>.

Grazie a Twitxy non ci saranno più questi problemi. Facile da usare e senza bisogno di installazione, questo utile servizio web funge da vero e proprio proxy che renderà anonime le vostre navigazioni. Così il capo non saprà dove vi stiate connettendo e potrete chattare tranquillamente senza problemi.

Berlusconi è il più amato di Facebook

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Berlusconi è ancora in testa nella top ten dei politici italiani più amati di Facebook. Secondo Clandestinoweb, che ogni mese realizza la Facebook Politics, una classifica dei politici più popolari del social network, i fan di Silvio Berlusconi non sono calati durante l’estate. Anzi, a dispetto delle polemiche che hanno investito il premier negli ultimi mesi, il suo fan club ha guadagnato 3,688 iscritti nel mese di agosto, piazzandosi al primo posto con 150.159 fan.

In seconda posizione, troviamo invece il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. L’economista, balzato alle cronache per aver accusato i dipendenti scansafatiche negli enti statali di essere dei “fannulloni in divisa“, detiene la seconda posizione con ben 57.007 fan, seguito dal leader della Lega Umberto Bossi con 56.845 fan.

Facebook accusa tutti

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Grane legali ancora su Facebook, ma questa volta non è il colpevole diretto per le sue impostazioni tra privacy e dispersione di dati, è stato semplicemente il mezzo del “crimine”. Un crimine quotidianamente molto diffuso nella vita di tutti i giorni, ma non sempre evidenziato come in questo caso: la diffamazione.

Quand’è che la diffamazione fa scattare una denuncia legale? Quando viene fatta pubblicamente, magari alla televisione oppure su un giornale.

Facebook: Fateci baciare la teca di San Gennaro

FacebookLa nuova influenza A continua a fare sempre più paura. In molti cercano di limitare al massimo ogni contatto con gli altri per diminuire la possibilità di contagio. Un problema che colpisce anche i fedeli di San Gennaro che in onore della tradizionale festa del 19 settembre, esprimono il desiderio di baciare la teca del loro patrono nonostante i pericoli che ne deriverebbero. A questo scopo è stato creato il gruppo si Facebook: Fateci baciare la teca di San Gennaro.

Facebook: 65 milioni utenti mobile

facebookFacebook ha appena comunicato di aver raggiunto i 65 milioni di utenti mobile attivi. La notizia proviene dal blog ufficiale, con l’evidente gioia di tutti gli sviluppatori. Un grande obiettivo che nemmeno Myspace e Twitter sono riusciti a raggiungere.

Difatti è così. La diffusione di Facebook nei cellulari è evidente uscendo semplicemente di casa. Quante volte ci capita infatti di vedere ragazzi che aggiungono foto, inviano commenti, sfogliano profili e altro ancora, mentre siamo per strada, sul pulman o semplicemente a scuola?

E’ un forte fenomeno virale la cui fine è difficile da vedere nel futuro. Un fenomeno che può solamente crescere e rendere partecipi tutti quanti.

Fisco e social network camminano a braccetto

Guardia di finanza

Ancora dagli Stati Uniti, le notizie che riportano novità dal fronte evasione fiscale derivante dai profili personali sui social network. Il consiglio degli evasori professionisti è: non esagerare nel presentare i propri averi. Le attuali tecnologie collegate alle reti sociali, rendono nota la possibilità alla legge di scoprire prima chi evade le tasse potendosi permettere beni di lusso, dichiarando un reddito di circa 20 mila euro annui.