Corteggiare con il social dating (parte 3 di 3)

 

E siamo arrivati all’ultima parte della nostra guida sul come conquistare una ragazza su Internet o generare interesse in un ragazzo. Conquistare una persona su Facebook, recuperare un appuntamento su Badoo, o riuscire ad ottenere il numero di telefono da un contatto MSN non sarà più difficile come prima. Per concludere, vediamo quindi gli ultimi 5 consigli per avviare una relazione (anche di amicizia) sul web.
Continuiamo da dove eravamo rimasti e quindi al punto sei. Prima di “attaccar bottone” con un utente, è sicuramente importante studiare a fondo il suo profilo, non limitandosi solo alle fotografie, visto che come abbiamo già detto, non sempre sono lo specchio della realtà. E’ più interessante, invece studiare i suoi interessi ed i suoi pensieri. Studiare queste cose, può tornarci utile per intraprendere una conversazione con lei poco banale e più interessante.

Corteggiare con il social dating (parte 2 di 3)

Dopo avere visto insieme qualche linea guida per il corteggiamento on line, e dopo che continuano a chiederci come rimorchiare su Facebook, proseguiamo con la nostra guida osservando le prime 5 regole base del corteggiamento amoroso virtuale. Ovviamente parliamo di linee guida standard che a discrezione dell’utente vanno poi mediate per essere vincenti.
La prima regola è sicuramente dedicata alla cura del profilo utente. Il profilo è la nostra interfaccia con il resto del mondo, ed avere un buon profilo ci permetterà di essere ben visti e soprattutto interessanti. Caricare la migliore foto che ci ritrae è un’arma vincente, ancora meglio se la foto non la facciamo con un cellulare, ma con una buona macchina fotografica, ed inoltre, meglio se ci facciamo aiutare da qualche amico/amica a sceglierla perchè potrà essere più obiettivo. Per essere originali al massimo può essere interessante, “acconciare” il nostro profilo in tema con il nostro stile di vita.

Bloccare un utente Badoo

 

Tanti sono i giovani ed i non più giovani che cercano l’avventura, l’amore, l’amicizia e quant’altro on line. Ci sono delle volte in cui però ci si imbatte in utenti particolarmente fastidiosi e siamo costretti a doverli “eliminare” in modo buono o cattivo. Data la possibilità offerta da Badoo per far si che gli incontri si realizzino realmente, ci troviamo a contatto con una realtà che permette un contatto continuo, anche grazie ad una funzionalità di Chat (il Messenger integrato di Badoo) che permette la comunicazione real time.

Questa è l’interfaccia più utilizzata per colloquiare in maniera rapida. Può capitare però che ci siano tra i nostri contatti dei disturbatori o delle disturbatrici, che non ci lascino in pace e quindi siamo costretti ad utilizzare i metodi alternativi per evitare l’invio continuo di messaggi indesiderati. Per fare questo ci sono più possibilità.

Corteggiare con il social dating (parte 1 di 3)

 

In questi giorni vi stiamo parlando spesso del nuovo fenomeno del social dating. Siti come Badoo, FriendScout24 e Meetic la stanno facendo da padrona in questo settore ed infatti, la passione dei giovani per questi nuovi modelli del web stanno spopolando. Molto spesso le amicizie nate in questi frangenti, però, si limitano a rimanere frequentazioni on line a base di “ciao” e “come stai” scambiati sul sito di social dating.

 Ovviamente per chi ha intenzione di andare un po’ oltre a questo tipo di frequentazione on line, c’è la possibilità di trasformare la conoscenza di virtuale in reale, ma esaminiamone i pro ed i contro. Tra i pro, troviamo il risparmio (consigli devoluti da forum di tirchietti) che si trova nel non consumare carburante auto, oppure soldi per un aperitivo in qualche locale, ma passeremo pure sopra a questo pro che non è proprio l’ideale.

Cambiare password a Badoo

 

Il numero degli iscritti a Badoo aumenta e noi siamo costretti a tutelare il nostro account da furbacchioni che vogliono impossessarsi dei nostri dati o perchè no? Semplicemente autovotarsi con un altro account…Onde evitare che si entri nel nostro account, è importante la scelta della password. La selezione di una parola non di uso comune, oppure di un riferimento a qualcosa che conosciamo solo noi è utilissima proprio per far si di essere unici proprietari dell’account.

Vediamo insieme come possiamo cambiare la nostra password di Badoo, qualora pensiamo che qualcuno se n’è impossessato, o meglio per una semplice rotazione della password. Una volta avuto accesso andiamo sul nostro profilo. Qui, in alto a destra, troveremo una voce con su scritto “Configurazione”. Adesso possiamo cliccarci sopra e troveremo una serie di opzioni di privacy e di contatto che il social dating ci propone. Se spostiamo lo sguardo sulla sinistra troveremo una scritta che dice “Cambia Password“.

Badoo: sempre più dating

 

Superato il milione di utenti, con oltre 6 milioni solo in Italia, dopo quattro anni di vita e 300.000 iscritti al giorno, Badoo torna più forte di prima nel mondo del web. Quello che si sta trasformando è però l’identità del social network. Infatti, sembra che il social Badoo sta trasformando la sua classificazone da social network e social dating.

Parliamo di un incrocio tra social network ed on line dating. Il sito sta diventando il must di questa tipologia, diventando dopo quattro anni uno dei luoghi preferiti degli utenti che vogliono flirtare e soprattutto vogliono incontrare una nuova serie di amici ed amiche.

Studiare Badoo per corteggiare le donne

 

Oggi parliamo di una indagine condotta dal social network di incontri Badoo, su una serie di 200 mila conversazioni fatte sul web per avere approccio ad una persona. L’analisi fatta dal sito stesso ha rilevato che la frase più adatta per corteggiare una donna, qualsiasi sia la sua età e la sua nazionalità è “Hai delle labbra bellissime“.
Con questa analisi è risultato anche chiaro però, che soltanto il 7% degli uomini è in grado di utilizzare questa frase per rompere il ghiaccio dato che la maggior parte continua ad utilizzare il luogo comune della bellezza degli occhi.

Badoo: accusa di spam “nascosto”

Il social network che prima di Facebook era considerato tra i maggiori con oltre 20 milioni di utenti registrati (che sono diventati 5 milioni di utilizzatori), si trova in questi giorni sotto accusa da molti utenti. Con un pulsante rosso che è stato inserito nel nuovo layout del social network fotografico Badoo, si è riscontrato che automaticamente il server comincia a mandare una serie di e-mail che avviano la question di generare un traffico maggiore sul portale. Secondo i rumors, questa, sarebbe una trovata pubblicitaria che vede coinvolti gli stati d’animo di sofferenza a causa della rapida ascesa di Facebook. Di conseguenza, anche se il portale rileva il suo bel quantitativo in milioni di utenti, ed ha una valutazione economica di circa 300 milioni di dollari (stime di Gennaio 2009), per generare maggiore traffico soprattutto dagli utenti iscritti che mancano da un po’ di tempo dal social network è nato questo pulsante rosso.

Sony e la nuova CyberShot G3: all’insegna del social network

E’ nata in casa Sony la prima fotocamera dedicata agli amanti del mondo del social network. Ad oggi la Sony Cybershot G3 è la prima fotocamera digitale definita “scatta e pubblica”. Il gioielli tecnologico, ha infatti integrata una scheda di connessione WiFi che permette l’accesso ad internet ed un software dedicato per l’accesso automatico a siti quali Picasa, YouTube, DailyMotion, Photobucket, ShutterFly. Sony ha annunciato che nelle prossime revisioni software sarà possibile utilizzare anche Facebook, Badoo e LinkedIn.

Poken: e gli amici “virtual” diventano “real”

Considerando l’aumento esponenziale del social networking, anche i produttori di hardware e gadget, stanno cercando di entrare nella nicchia di mercato sei social network. Il social gadget di cui parliamo è Poken.
Si tratta di una chiavetta USB disponibile in 4 forme disposto di una manina collegabile ad altre manine simili per ottenere e scambiarsi i dati di account del proprio social network in modo da sincronizzarsi insieme.
Ad oggi, i network che comprende Poken sono Facebook, MySpace, LinkedIn.

Il futuro dei Social Network a un bivio: Far pagare agli utenti o vendere agli operatori?

La crisi del 2008 che si ripercuoterà durante il 2009, non fara scanso dei social network. Si preannuncia la chiusura di molti e il proseguimento solo di pochi quali Facebook e MySpace. La scelta che sarà optata dai più piccoli per il 2009 sarà sicuramente di fornire a pagamento alcuni servizi che ora vengono forniti gratis, questo perchè la pubblicità non copre le spese dei servizi offerti.
Questo rischio è stato analizzato dagli analisti della Deloitte Research che hanno additato l’incapacità dei gestori dei social network, ne creare enormi colossi di dati (foto e video soprattutto), dovendo pagare ceninaia di milioni di dollari l’anno per contenere i dati di tutti gli utenti. Lo spazio di banda che necessita, anche sta cominciando a creare i propri problemi.

Secondo la Deloitte, da ogni utente i gestori possono ricavare solo pochi euro cents.

Le truffe online passano per i social network

Parcelling“, derivato dall’inglese “parcel” (letteralmente pacco), è la nuova truffa ai danni degli utenti del Web.

Il colonnello della GdF Umberto Rapetto

Il parcelling deriva dall’unione della causa del volontariato (fasulla) e della possibilità di reperire dati offerta dai Social Network. La potenza di questa miscela ha portato il colonnello Umberto Rapetto, responsabile del Gat, il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ad impiantare una lotta contro le Onlus criminali on-line.
La dinamica è basata sul recrutare il maggior numero di utenti dei social network e portarli con banner ed inviti a collaborare a (fittizie) Onlus per le popolazioni bisognose. Chi di solito aderisce, si vede recapitare una serie di richieste d’aiuto sostanzialmente economico, che porta a dare i propri dati della carta di credito per una piccola donazione, che si trasforma invece in una mega truffa per acquistare oggetti costosi tipo gioielli, televisori al plasma ed oggetti tecnologici. La merce viene spedita con il recapito del volontario in pacchi anonimi. Al ricevimento della merce, i truffatori, vanno a destinazione con un camion, e caricano la merce spacciata per gli aiuti umanitari.

Tamar Weinberg: la mia guida alla Netiquette 2.0

Tamar Weinberg

Suggerire la netiquette (modi di comportarsi on-line correttamente) nell’epoca del Web 2.0 sembra qualcosa di impossibile visti i milioni di utenti esperti e meno esperti che sono on-line, ma c’è una appassionata del Web 2.0, Tamar Weinberg, che non si è spaventata di promuovere questa guida dall’alto della sua  esperienza vissuta in Real Simple Magazine, Search Engine Roundtable, Lateral Action, Mashable e Lifehacker.
Le regole d’oro proposte dalla blogger, vogliono spingere (secondo la prefazione) ad imparare come gestire le relazioni sociali on-line. La guida si articola in 6 capitoli oltre prefazione e conclusioni e nello specifico si basa su Facebook, Twitter, LinkedIn, FriendFeed, YouTube e StubleUpon.
Il rapporto così amichevole che Tamar utilizza nella guida, rende piacevole la lettura e veramente utile per imparare qualcosa. Le domande che l’autrice pone dall’inizio sono basate intorno ad una prima domanda chiave: “Fareste ciò nella vita di tutti i giorni?”.
Seguono i quesiti:
Comportarvi con qualcuno come foste amici senza esservi neanche presentati?

Pishing: Il valore di un profilo sui social network

La creazione gratuita dei profili di Facebook, sta permettendo ai pirati di cercare un nuovo canale d’affari. La clonazione degli account del noto social network, ha trovato infatti il modo di creare un business. 89 pence (circa 1 euro) per comprare un profilo a caso.
I dati raccolti sul profilo, vengono prelevati con il pishing da utenti non esperti che connettendosi a link fasulli, diffondono i propri dati di accesso. Le cyber-truffe ovviamente non nascono solo su Facebook, ma al secondo posto tra i social network presi di mira spunta MySpace, dove un account costa circa 1,20 euro. Le truffe fatte invece ai danni dei dati dell’home banking e carte di credito hanno un valore rispettivo di 37 euro e 25 euro.