Reato per falsa identità

Il fatto risalente al 2006 (soltanto poco tempo fa è stato emanato il verdetto) riguarda il social network MySpace dove si è consumata una tragedia che ha per protagonista un episodio di falsa identità, un suicidio ed un verdetto alquanto pericoloso, ma veniamo all’accaduto.
Una ragazza di nome Lori Drew fingendosi maschio avrebbe conquistato l’amicizia di Mega Meier,  una tredicenne appartenente alla community che nel 2006 si sarebbe suicidata, probabilmente anche a causa di un messaggio ricevuto da Lori «Il mondo sarebbe un posto migliore senza di te».

L’accusa si appiglia al fatto che i termini del contratto di MySpace obbligano l’utente a sottoscrivere il proprio profilo con dati assolutamente veritieri e questo da parte di Lori non è avvenuto, fingendosi maschio e, quindi utilizzando un’identità falsa e commettendo il reato di “accesso non autorizzato”, paragonabile a quello commesso da parte di un hacker.

Il primo reality show online è su Facebook

Reality Show Online

“Voi essere protagonista? Partecipa anche tu al primo show online per far conoscere la tua personalità in una vera e propria sfida virtuale!!!!”

Proprio così, sta per prendere il via il primo reality show online, cosa del tutto nuova e mai sperimentata, che avrà inizio nei primi mesi del 2009 e proseguirà per ben 8 settimane, ma dove? Ovviamente su Facebook!

La vera artefice di questo progetto, chiamato per l’appunto “Primo Reality Show Online”, è Janet Pitarresi, una ragazza di 23 anni che ha ideato il tutto e a questo dedica la maggior parte del suo tempo, ha sponsorizzato la sua iniziativa partecipando a qualche programma TV in qualità di ospite ed è stata intervistata da alcune redazioni, attratte dall’accoppiata del tutto innovativa reality-web.

Koobface, un virus per Facebook

Proprio così, sembrerebbe che il più rinomato social newtwork sia a rischio di contagio da parte di un worm riconoscibile come Net-Worm.Win32.Koobface.bp (o anche Net-Worm.Win32.Koobface.bm) operante su sistemi Windows il cui scopo è quello di catturare dati sensibili come numeri di carte di credito. Il virus, comunque, non è di nuova creazione: infatti nell’agosto scorso si verificò un caso analgo con una versione precedente di Koobface sul social network MySpace.

Comunque sia, stando a quanto dichiarato dal portavoce di Facebook Barry Schnitt, anche

«Altri virus hanno cercato di diffondersi su Facebook ma solo una piccola percentuale di utenti è stata realmente colpita»

mettendo a nudo un problema divenuto sempre più attuale e legato alla sicurezza degli utenti di qualunque un social network. Restando nel contesto Facebook il caso si fa ben più grave perchè gli utenti a rischio sono oltre 100 milioni e i primi casi di infezione si sono già verificati.

Ma veniamo al funzionamento di questo worm, attenendoci alle ricerche adoperate da McAfee.

Koobface

Il virus invia una mail spam da un computer già infettato a tutti i contatti mantenuti dall’utente, simile a tutte quelle che ci arrivano riguardanti gli aggiornamenti come inserimento di foto, pubblicazione di commenti, ecc. Questa volta, però, il link su cui cliccheremo non ci inderizzerà ad una pagina web Facebook, bensì ad una pagina  su cui è stato implementato un falso video accompagnato dalla seguente frase (o qualcosa del genere): “Sembri così divertente sul nostro nuovo video”; a questo punto viene chiesto all’utente di scaricare un fantomatico aggiornamento di Adobe Flash Player (vedi immagine), ma ovviamente il turcco consiste proprio in questo perchè una volta scaricato “il nuovo aggiornamento” noi installeremo il virus.

Ma non finisce qui, infatti nel momento in cui utilizzeremo un motore di ricerca (per esempio Google, Yahoo!, Msn, Live.com) verremo dirottati su siti truffa, pronti a spillarci fino all’ultimo quattrino.

Facebook si è già attivata in un opera di prevenzione creando un’apposita sezione a cui possiamo accedere cliccando al seguente link, gli antivirus prometto battaglia e si stanno impegnando per eliminare questa minaccia in collaborazione con la community, ma la massima da seguire è sempre la stessa: ovvero quella di non aprire link la cui provenienza e destinazione ci è incerta.

Messenger Live 9: ecco la beta

Windows Live Messenger 9

Poco tempo fa è stata lanciata da Microsoft la versione beta di Live Messenger 9 e, in attesa che esca la release definitiva, possiamo iniziare a vedere cosa è cambiato rispetto alla versione precedente.

Per prima cosa occorre aggiornare il nostro Messenger scaricando la versione beta dal web, onde evitare problemi è possibile scaricarla dal sito ufficiale cliccando qui, installiamo i componenti aggiuntivi desiderati e lanciamo l’applicazione: ci aspetterà una versione migliorata nella grafica e con qualche gradevole sorpresa.

L’aspetto grafico è quello che più è stato aggiornato; il layout è morbido e colorato in misura maggiore rispetto alla precedente versione, ed è possibile notare fin da subito l’implementazione degli indicatori di stato visibili accanto ad ogni contatto (verde per lo stato “disponibile”, rosso per “occupato”, arancione per “non disponibile” e bianco per “invisibile”).

La Facebookmania

facebook

Facebook fu creato nel 2004 da uno studente dell’università statunitense di Harvard, Mark Zuckerberg, il cui scopo iniziale era quello di mantenere i rapporti tra studenti americani, ma come oggi possiamo ben osservare, questo social network ha imboccato una strada ben diversa catturando l’attenzione di oltre 100 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo.

Anche in Italia la crescita è stata esponenziale: la possibilità di ritrovare i propri amici ovunque essi siano, i vecchi compagni di classe mai dimenticati o contattare qualche personaggio famoso del mondo dello spettacolo o della politica ha scatenato una vera e propria mania.

Ma non finisce qui perché Facebook, oltre che ad offrire un classico sistema di interazione sociale, offre una moltitudine di applicazioni ludiche e non come ad esempio ad una partita a scacchi con un nostro vecchio amico oppure un simpatico gioco vampiresco dove più utenti si “mordono” , più si diventa forti.

Un’altra applicazione molto interessante è quella che permette di aggiornare in tempo reale il nostro stato senza dover essere obbligati ad accedere direttamente al nostro account tramite un computer; infatti si può compiere questa operazione anche in remoto via SMS, sfruttando un sistema di microblogging proprio come quello di Twitter.

La tanta gloria ottenuta, però, non esenta Facebook da qualche pecca di carattere legalitario più che di corretto funzionamento: stiamo parlando del l’attualissimo problema della privacy.

Iscriversi ad un social network senza prendere nessuna precauzione riguardo alla diffusione dei nostri dati personali potrebbe mettere a rischio la nostra riservatezza, oltre che la possibilità di esporci a truffe di vario genere nonostante la comunità sia composta essenzialmente da un utenza corretta.

Occorre quindi inserire i nostri dati personali facendo attenzione a questo particolare aspetto (per esempio numeri di telefono, via di residenza, ecc.), anche perché, per chi non lo sapesse, Facebook non permette la cancellazione del proprio account, al massimo lo possiamo disattivare impedendone la visualizzazione, ma noi li ci siamo e ci restiamo.

Inoltre qualunque contenuto inserito all’interno del nostro profilo potrà, come da regolamento, essere utilizzato e manipolato dal social network come e quando vuole, indipendentemente dalla nostra volontà o meno ( pensiamo per esempio ad una foto o a contenuti puramente testuali).

Ciò non toglie che Facebook, se usato correttamente senza distorcerne lo scopo (ovvero quello della socializzazione), resta il miglior social network che la rete possa offrire, il più bel punto di incontro nel mondo del web e il miglior modo per mantenere vecchie amicizie altrimenti dimenticate.