Attacco hacker a Viber dal Syrian Electronic Army

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Attacco hacker a Viber dal Syrian Electronic Army

Viber, la nota applicazione VoIP grazie alla quale è possibile effettuare chiamate audio e video gratuitamente, è stata attaccata dagli hacker.

Ad aver messo a segno l’attacco pare sia stato il Syrian Electronic Army, un gruppo di hacker che appoggia il governo di Bashar al-Assad che ha già colpito diversi altri account Twitter e il servizio di messaging Tango.

Gli hacker, stando a quanto emerso, si sono scagliati contro il sito web della nota applicazione compiendo un defacing della sezione dedicata al supporto tecnico e pubblicando poi alcune informazioni contenute in un database.

L’accesso al pannello di amministrazione del sito di supporto è stato ottenuto grazie all’aiuto involontario di un dipendente di Viber caduto vittima di phishing.

Nel dettaglio, il Syrian Electronic Arm ha agito sostituendo la pagina sul sito con un messaggio che avvisa gli utenti del pericolo al quale sono esposti utilizzando il servizio. Il gruppo di hacker afferma infatti che Viber spia e traccia i suoi utenti.

“Dear All Viber Users, the Israeli-based ‘Viber’ is spying and tracking you…We weren’t able to hack all Viber systems, but most of it is designed for spying and tracking”. In italiano: “Cari utenti Viber, l’israeliana Viber vi sta spiando e tracciando, non siamo in grado di hackerare tutti i sistemi Viber, ma molti di questi sono sviluppati per spiare e tracciare”.

Al sito web è stata anche annesso uno screenshot che mostra l’elenco di alcune informazioni memorizzate in un databse tra cui risultano presenti numeri di telefono, paesi, indirizzi IP, versione del software, data di registrazione e sistema operativo utilizzato.

Viber, comunque, ha negato l’ipotesi avanzata dal gruppo di hacker dell’esistenza di qualsiasi tipo di coinvolgimento con il governo israeliano.

Questioni politiche e religiose a parte l’azienda ha inoltre provveduto a far sapere che nessun dato sensibile è stato esposto. Le informazioni riservate sono memorizzate su un sistema separato da quello sottoposto all’attacco.

Viber ha inoltre dichiarato che metterà in atto il prima possibile tutte le misure tecniche necessarie per evitare che una situazione analoga a quella in questione possa verificarsi nuovamente in futuro.

[Photo Credits | Viber]

Via | TechCrunch

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